L'amministratore delegato dei rossoneri ha parlato prima della sfida di campionato contro il Bologna
© italyphotopress
Il Milan torna a parlare. Prima della partita di campionato contro il Bologna Giorgio Furlani si è presentato ai microfoni facendo un bilancio su quello che ha detto fin qui la stagione e quello che sarà in futuro: dalla conferma dell'allenatore fino al tema legato al direttore sportivo e al mercato.
L'amministratore delegato dei rossoneri ha voluto far sentire la fiducia del club a Conceição, aprendo anche a una possibile e clamorosa permanenza del portoghese anche nella prossima stagione: "Da quando è arrivato Sergio ha vinto un trofeo e mercoledì può diventare il primo allenatore del Milan da Ancelotti a vincerne due in una stagione, questa è una cosa che va valutata. Noi abbiamo massima fiducia in lui e siamo concentrati sulla partita di mercoledì, ma abbiamo fiducia". Poi il dirigente del Diavolo ha vestito i panni del tifoso, esprimendo tutta la delusione per ua stagione al di sotto delle aspettative: "Dietro a stagioni di questo tipo non c'è solo un errore ma ci sono tante cose. Non da amministratore delegato, ma da tifoso non sono contento di com'è andata quest'anno. Non andremo in Champions che è la casa del Milan. Proveremo a tornarci il prima possibile".
Nel corso dell'intervista ai microfoni di Sky Furlani non si è sottratto alle domande sul nuovo direttore sportivo: "Ds? L'ultima volta ho detto che stavamo valutando se prendere un direttore sportivo e ho detto anche che il tema centrale non era prendere qualcuno d'urgenza tanto per ma era scegliere la persona giusta. Oggi rispondo alla stessa maniera. Adesso l'attenzione è sul finire bene la stagione, ma se aggiungeremo qualcuno sarà la persona giusta ma non c'è fretta". Poi l'ad del Diavolo ha rassicurato tutti i tifosi che, a prescindere dall'arrivo di un ds, il club non arriverà impreparata al prossimo mercato: "Mercato? Stiamo già lavorando da parecchio tempo: il mercato non inizia il primo giugno ma parecchi mesi prima. Il mercato lo fa la società. Gli attori possono cambiare ma sicuramente non siamo fermi".