La delusione di Cardinale e l'arrivo di un nuovo ds potrebbero portare lo svedese in un ruolo diverso da quello attuale
La rivoluzione del Milan dopo questa travagliata stagione riguarderà allenatore e giocatori ma pure la dirigenza: il tema del nuovo direttore sportivo è noto da tempo, e al momento ancora irrisolto, ma bisogna fare attenzione pure alla figura di Zlatan Ibrahimovic. Senior advisor di RedBird, da dicembre 2023 Senior Management del Milan, è da subito diventato figura di riferimento non solo a livello di immagine ma anche come operatività del club: una specie di super consulente su diretto mandato di Gerry Cardinale che ha lavorato a fianco di Furlani e Moncada.
È evidente che la delusione del proprietario milanista per come sta finendo questa annata investa anche lo svedese, nel quale continua a riporre grande fiducia ma che, con l'arrivo di un nuovo ds, potrebbe fare mezzo passo indietro almeno a livello di scelte sul mercato: il suo destino non seguirà quello di Maldini e Massara, scrive la Gazzetta dello Sport, ma un nuovo dirigente potrebbe cambiare ruolo e mansioni di Ibra che anche nei giorni che hanno preceduto la finale di Coppa Italia (vedi impegni con gli sponsor e incontro col presidente della Repubblica Mattarella) sembra essersi avvicinato più alla figura di ambasciatore.
D'altronde era stato lo stesso Ibrahimovic, alla vigilia del playoff Champions contro il Feyenoord, a parlare così di Cardinale: "Ti dà spazio per essere te stesso ma vuole in cambio risultati". Esattamente quelli che non sono arrivati in questa stagione.