Contro il Pisa i rossoneri si sono salvati al 93', a preoccupare è soprattutto l'andamento altalenante e gli zero gol di Gimenez
di Daniele Pezzini© Getty Images
È un Milan che mastica amaro quello del day after il rocambolesco 2-2 interno contro il Pisa. Di motivi per farlo ve ne sono, eccome: innanzitutto il fatto di non aver approfittato dello scontro diretto Napoli-Inter per piazzare una prima, piccola fuga su almeno una delle due dirette concorrenti; poi quella sensazione di non essere riusciti a concretizzare una netta supremazia territoriale, evidente soprattutto nel primo tempo, nonostante il match si fosse messo sui binari giusti dopo pochissimi minuti.
Questo, in particolare, è l'aspetto che più lascia perplessi i tifosi rossoneri e certamente anche Max Allegri. Gli alibi di certo non mancavano, viste le tantissime assenze anche di giocatori chiave per il reparto avanzato come Christian Pulisic, ma quello dello scarso peso offensivo è un problema tutt'altro che secondario se si considera che l'unico centravanti puro in rosa è ancora fermo a zero gol in campionato dopo otto giornate. Pulisic, così come i vari Saelemaekers, Loftus-Cheek e naturalmente Leao, possono sopperire alle mancanze di Gimenez fino a un certo punto: il messicano sembrava in crescita, ma contro il Pisa ha fatto un netto passo indietro, è apparso nuovamente avulso dal gioco e poco "connesso" col compagno di reparto. Quando la squadra ha provato a premere sull'acceleratore per cercare il raddoppio è sempre mancato quello sbocco utile a rendersi davvero pericolosa dalle parti del portiere avversario. Anche l'ingresso di Nkunku nel finale non ha accresciuto il peso del reparto e il francese al momento appare lontano dal poter insidiare il messicano, nonostante i suoi limiti.
Il match, in sostanza, poteva chiudersi già nel primo tempo, invece è rimasto aperto e un paio di leggerezze difensive dettate da errori individuali, che comunque capitano e vanno presi in considerazione, hanno rischiato di rendere ancora più indigesta la serata. Se i rossoneri vogliono davvero puntare in alto è fondamentale azzannare e blindare partite come quella di venerdì sera perché le rivali scudetto, da questo punto di vista, non sono squadre che regalano nulla. Questa evoluzione può passare dal recupero totale e dalla valorizzazione degli uomini a disposizione, oppure dal mercato di gennaio, per il quale però mancano ancora oltre due mesi.
Ora due scontri diretti di fila per mettersi nuovamente alla prova: martedì a Bergamo contro l'Atalanta e domenica sera a San Siro contro la Roma. La buona notizia è che per la sfida alla terza e ultima neopromossa (Milan-Sassuolo è in programma il 14 dicembre) manca oltre un mese e mezzo...