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L'ANALISI

Milan, ‘sindrome neopromosse’ uguale mancanza di un bomber: a gennaio serve un 9

I rossoneri frenano anche col Sassuolo e sprecano un’altra occasione, altri due gol subiti ma l’impressione è che manchi qualcosa davanti. Allegri spera di recuperare Gimenez per la Supercoppa

di Marco Mugnaioli
14 Dic 2025 - 23:11

Cremonese (1-2), Pisa (2-2), Parma (2-2), Torino (2-3) e Sassuolo (2-2). In cinque partite contro cinque cosiddette ‘piccole’ il Milan ha subito 10 dei 13 gol incassati finora in campionato, ma anche dopo il pareggio con i neroverdi l’impressione è che il problema non sia in difesa (dove in vista della Supercoppa preoccupano le condizioni di Gabbia) ma che a questa squadra manchi qualcosa là davanti. Con Leao ai box per un affaticamento e Gimenez out da un mese e mezzo per un misterioso problema alla caviglia, contro la squadra di Grosso Allegri ha affidato il peso dell’attacco a Pulisic e Nkunku, ma soprattutto da quando è uscito l’americano il peso è stato decisamente troppo ‘leggero’. 

Ai rossoneri manca un vero numero 9 in grado di riempire l’area di rigore, prenderla di testa, giocare di sponda e far salire la squadra. Soprattutto quando come contro le piccole è il Milan a dover fare la partita, la manovra della squadra di Allegri è troppo prevedibile e per le difese avversarie è più facile chiudersi visto che per i rossoneri andare sul fondo e metterla in mezzo non è mai un’opzione. Allegri fin qui è stato bravissimo a colmare le lacune prima riadattando Leao da centravanti e poi sfruttando la grande duttilità di Pulisic, ma per lottare fino in fondo per lo scudetto la società a gennaio dovrà necessariamente fare uno sforzo sul mercato e regalare al suo allenatore il profilo di attaccante che gli serve (che evidentemente non è Nkunku, pagato 40 milioni in estate ma ancora molto deludente).

E non è importante solo che faccia gol perché con un vero uomo d’area di rigore la supremazia territoriale delle gare contro le piccole verrebbe sfruttata meglio e anche la squadra avrebbe maggiore equilibrio e non si esporrebbe alle ripartenze degli avversari. Al Milan servirebbe un attaccante che dia impatto, soprattutto fisico e soprattutto nei finali di partita, un attaccante alla Giroud per citare l’ultimo grande numero 9 passato dalle parti di Milanello, o alla Bernardo Corradi per citare uno dei collaboratori di Allegri, ma qualcuno sulle tribune di San Siro ieri rimpiangeva anche Luka Jovic… Quelli contro il Sassuolo sono altri due punti persi in questa prima parte di stagione dei rossoneri e la sensazione è che se non verrà colmata la lacuna del centravanti ce ne saranno altri e alla fine potrebbero risultare molto pesanti.

I nomi? Quelli che circolano con più insistenza al momento sono due vecchi pallini: Joshua Zirkzee, che è in uscita dal Manchester United ma piace anche alla Roma, e Niclas Fullkrug, che può lasciare il West Ham in prestito e ha già dimostrato in carriera di poter essere incisivo in porzioni limitate di partite (col Sassuolo per esempio sarebbe stato il cambio ideale di Pulisic invece di mettere Ricci). Tiepide anche le piste che portano in Argentina ai nomi di Mateo Pellegrino, per cui il Parma chiede almeno 30 milioni, e Mauro Icardi, che però non scalda per lo stipendio elevato e le precarie condizioni fisiche. Negli ultimi giorni poi si è parlato molto dell’occasione Gabriel Jesus dall'Arsenal, ma nel pre-partita della gara coi neroverdi Tare non si è sbilanciato: "Saremo attenti e vedremo, nel caso ci sarà da fare qualcosa che potrà migliorare la situazione di questa squadra lo faremo", ha promesso.