MILAN

Il dossier infortuni tedia il Milan alla sosta. Per Leao è corsa contro il tempo

Rossoneri alla presa con una grana ormai storica: va invertita la rotta. Il portoghese spera nella Champions 

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La sosta in casa Milan è piombata nel momento perfetto. Due settimane per riflettere sul dossier infortuni, ormai troppo vasto, e per cercare di rimettere in sesto Leao, fermatosi a Lecce dopo pochi minuti e ai box per una lesione di primo grado al bicipite femorale. Ma anche per respirare dopo un periodo assai difficile in campionato, in parte addolcito dalla vittoria col Psg in Champions. La squadra, dopo un ottimo inizio di stagione, è adesso troppo instabile. Difetto che non porterà sicuramente alla seconda stella.  

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A Milanello è vietato guardare troppo avanti. E pure al futuro di Stefano Pioli, non più gradito ai tifosi da tempo: per la società non si tocca. A meno di ulteriori passi e di un quarto posto in dubbio. Gli occhi sono invece puntati sui troppi infortuni muscolari, caratteristica pure delle scorse stagioni con il tecnico parmense: la questione va risolta. O per lo meno va invertita la rotta per evitare che il numeri totale degli stop annuali diventi imbarazzante. Nel mirino c'è naturalmente lo staff dell'attuale allenatore, specialmente il preparatore atletico Matteo Osti: i fattori da prendere in considerazione per un'analisi completa comprendono però anche lo stile di gioco di Calabria e compagni, forse troppo dispendioso, ma anche i tanti impegni ufficiali. Sicuramente non può essere solo sfortuna come ammesso dallo stesso Pioli davanti alle telecamere.

E Leao? Il portoghese, fermato da una lesione(salterà la nazionale), dovrà star fermo almeno due settimane. Praticamente impossibile che recuperi per la Fiorentina, c'è speranza invece per rivederlo pochi giorni dopo a San Siro per il Dortmund. Di fatto è una corsa contro il tempo in vista della Champions League, considerato che il match con i gialloneri sarà un vero e proprio spartiacque. Probabilmente servirà rischiare ma non ci sono alternative: il Milan deve rincorrere in Italia e in Europa.  

 

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