L'INTERVISTA

Milan, Ibrahimovic: "Dispiaciuto per Donnarumma, benvenuto Giroud. E lo scudetto..."

Lo svedese fissa già gli obiettivi della prossima stagione rossonera

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Avanti, sempre avanti. I pensieri di Ibrahimovic sono rivolti al domani, non c'è spazio né tempo per rimuginare su quanto è stato e, soprattutto, su ciò che non è avvenuto. Quindi l'Europeo perso per il problema al ginocchio è un fastidio già rientrato, lo scudetto andato all'Inter uno stimolo per far meglio l'anno prossimo. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, lo svedese fa così il punto sulla nuova stagione con la maglia del Milan, tra obiettivi dichiarati e addii che fanno discutere:  "Se sono deluso per l’infortunio che mi ha privato dell’Europeo? Più deluso per il Milan, perché ho saltato tante partite. Avrei voluto aiutare di più, sono uno che normalmente gioca 50 partite l’anno. Forse dovrei essere più realista, chiedere meno al mio corpo, ma non ce la faccio".

Già, un corpo che sembra presentare inesorabilmente il conto: "Comunque da quando sono tornato sono stati diciotto mesi fantastici. Il Milan è in Champions League, i tifosi lo meritavano. Volevo vincere lo scudetto ed eravamo là, in testa... In questi mesi è cresciuta la mentalità della squadra, è cresciuto il collettivo e così migliorano i singoli".  Un collettivo che la prossima stagione sarà privo di Donnarumma: "Sono molto dispiaciuto. Che valore ha Donnarumma? È cresciuto nel Milan, poteva essere il portiere della squadra per vent’anni, magari venti no perché non è Ibra (sorride, ndr). Ma è il più forte del mondo. Sarebbe potuto diventare Mister Milan, come Paolo Maldini". In rossonero, potrebbe invece arrivare Olivier Giroud: "Più giocatori di grande livello riusciamo a inserire, meglio è. Giroud ha grande esperienza e non abbiamo tanti giocatori che abbiano vinto trofei. Se viene è il benvenuto".

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