DOPO LE DIMISSIONI

Il futuro di Sarri dopo l'addio alla Lazio, tra suggestivi ritorni e richiami dall'estero

L'allenatore toscano ha un paio di possibilità in Italia, sogna un ritorno in Premier ed è stato messo nella rosa dei possibili sostituti di Xavi al Barça

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Maurizio Sarri si prende un periodo di riposo fino al prossimo giugno, quando il suo futuro sarà chiaro. Difficile pensare a un altro anno sabbatico dopo quello della stagione 2020-21, successivo alla vittoria dello scudetto con la Juventus (l'ultimo conquistato dai bianconeri, che da allora hanno visto festeggiare Inter, Milan e Napoli). Troppa la voglia di campo, l'unica cosa che davvero gli interessa e di cui non vorrebbe fare a meno, al contrario di tutto quello che gira intorno al calcio e che non ha nulla a che vedere con il pallone.  

Le occasioni di certo non gli mancano. Nelle scorse ore si è di nuovo parlato di un clamoroso ritorno a Napoli, nonostante l'uscita non proprio felice di De Laurentiis ("Chi dà le dimissioni è un perdente") lasci intendere che la chiusura del rapporto con la società non sia stata delle migliori. Si sa però che il presidente è imprevedibile e potrebbe anche decidere di tornare a parlagli per mettere le basi di un clamoroso ritorno. D'altra parte la strada sarebbe già spianata dal suo ex collaboratore Calzona che, insieme a Martusciello che lo ha sostituito alla Lazio, ha trasformato la Serie A in una succursale del "sarrismo", senza però la presenza dell'originale.

Tutt'altro che da escludere un altro scenario. A De Laurentiis non dispiace Vincenzo Italiano che, se dovesse andare a Napoli, libererebbe la panchina della Fiorentina. La soluzione viola sembra fatta apposta per Sarri che abita in zona, a Figline, e che potrebbe guidare una squadra che guardava con simpatia da bambino (la nonna abitava poco distante dal Franchi).

C'è poi l'ipotesi estero. Nessun mistero sul fatto che l'ex allenatore laziale abbia lasciato il cuore in Inghilterra. Un richiamo dalla Premier sarebbe irresistibile, anche se, ovviamente, tutto dipenderebbe dalla squadra che lo cerca. Dopo il suo addio a Roma anche il Barça lo ha messo tra i candidati del post Xavi, anche se qui la lista è lunga e l'impressione è che Laporta punti su un tecnico della casa (vedi Rafa Marquez) per tentare l'ennesimo colpo alla Guardiola. C'è anche la possibilità legata al nuovo Eldorado del pallone mondiale: l'Arabia Saudita. Per accettare di lasciare il calcio che conta, però, dovrebbe davvero arrivargli un'offerta irrinunciabile. 

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