Il tecnico croato smentisce Giuntoli dopo la decisiva vittoria di Venezia: "Non sarebbe una buona idea andare in America con un allenatore incerto sul suo futuro"
Igor Tudor si gode la vittoria sul Venezia e la conquista di un posto in Champions League con la sua Juventus, ma manda un messaggio chiaro sul suo futuro: "Due-tre anni fa col Verona perdevo 3-0 e ho vinto 4-3, oggi ancora tante emozioni, adrenalina pazzesca - le parole del tecnico croato a Sky -. Ci siamo meritatamente conquistati quello per cui eravamo venuti qui. Il mio futuro? Si saprà presto, non dopo il Mondiale per Club. Io sono felice, ma bisogna accettare questa vita di allenatore sempre in bilico. Rimanere concentrati sul percorso,sulla crescita, trovare il gusto e il piacere di fare questo lavoro. Se non avessimo vinto mi sarei sempre sentito un buon allenatore, ovviamente quando si vince si è più felici".
Nell'idea del tecnico, dunque, non sarà possibile aspettare la fine del torneo americano per stabilire il suo destino, al contrario di quanto affermato da Cristiano Giuntoli prima della partita: "Sul mercato non posso dire niente, sicuramente con la società ci vedremo presto e si deciderà presto. Fin qui eravamo tutti focalizzati sulle partite. Ora c'è il Mondiale per Club, ma il mio futuro si deciderà prima, non sarebbe una buona idea andare lì con un allenatore che non è certo del suo futuro o che sa che non lo sarà più...".
Infine un parere sul futuro della squadra: "A questa squadra serve essere innanzitutto al completo. Con Bremer, Koopmeiners, Cabal... Questa è una squadra seria che può competere con tutti. Con due-tre innesti mirati si può vincere con tutti, basterebbe gente che dà un po' di esperienza e di peso. Serve arrivare a un'età media di 27-28 anni, noi siamo un po' verdi da questo punto di vista".