Il tecnico bianconero dopo il ko di Como: "Cosa si può fare meglio? Di questo discuteremo nello spogliatoio"
"Noi volevamo andare avanti, pressare. Non siamo rimasti dietro nella nostra area. È stata una partita difficile contro un Como che fa bel calcio. Nel primo tempo abbiamo preso gol all'inizio su calcio piazzato che non si può prendere". Igor Tudor comincia così l'analisi della sconfitta della sua Juve a Como. "Primo tempo alla pari, abbiamo fatto anche delle cose interessanti, come loro. Nel secondo tempo ci sono stati tanti momenti rotti per falli, per i loro comportamenti poi sul 2-0 la partita è finita. Volevamo fare qualcosa con due attaccanti e non siamo riusciti - ha proseguito il tecnico bianconero a Dazn - Difesa a 4? Credevo fosse la cosa migliore per la squadra, è stata la scelta giusta. In attacco non abbiamo fatto come difendevamo, è mancato l'ultimo passaggio, l'ultimo tiro. Cosa mi preoccupa? Mi preoccupa sempre tutto, la vita dell'allenatore è questa. Cosa si può fare meglio? Di questo discuteremo nello spogliatoio".
"Sono deluso dal risultato, ma ho visto delle cose buone - ha detto Tudor in conferenza stampa - A me sono piaciute molte cose oggi, poi se non la mettiamo dentro è un problema. Bisogna dare un equilibrio, è difficile reggere i due attaccanti. I ragazzi hanno dato tutto, io penso solo a loro e provo a migliorare tutto. Cosa mi ha sorpreso del Como? Niente, ha fatto gol subito su calcio piazzato. Io penso alla mia squadra. E Fabregas può dire quello che vuole, sono cose sue".