VERSO IL DERBY D'ITALIA

Sarri: "Inter-Juve non sarà decisiva per lo scudetto"

"Non siamo favoriti, nerazzurri forti e solidi. In attacco giocherà chi sta meglio. Non è una sfida tra me e Conte"

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Dopo la Champions , la Juve deve fare subito i conti con l'Inter in vetta alla classifica a punteggio pieno. Un Derby d'Italia a cui Maurizio Sarri approccia tenendo un profilo basso. "Inter-Juve non sarà decisiva per lo scudetto, la classifica a ottobre non deve condizionarci - ha spiegato il tecnico bianconero -. Non siamo favoriti". "L'Inter è una squadra forte e solida - ha aggiunto -. Non sarà facile, ma andremo a San Siro per fare una buona prestazione". Bocca cucita sulla formazione: "Davanti giocherà chi sta meglio". 

LA CONFERENZA DI SARRI

Le scelte in attacco: Dybala o Higuain?
"Non devo convincere nessuno delle mie scelte. Devo solo decidere e una volta deciso è giusto che se uno sta fuori sia anche arrabbiato. Lo ritengo un atteggiamento positivo, non negativo. Fa parte del mio lavoro scegliere i giocatori e non mi devo preoccupare delle eventuali reazioni"

Juve favorita?
"Penso non si possa dire nella singola partita. Non siamo favoriti. Troviamo una squadra forte in un momento di salute. L'ha dimostrato anche a Barcellona. Sono due squadre forti e io riesco a vedere solo l'aspetto positivo. Giocare Inter-Juventus è una sensazione da vivere. Avremo gli occhi di mezzo mondo puntati addosso"

Ostacolo Inter
"E' una squadra forte e solida. Mi dà una sensazione di essere completa. Quando prende in mano la partita è pericolosa e quando non ce l'ha in mano sa difendersi, ripartire ed essere sempre pericolosa. Ho visto un'Inter forte, contro cui sarà difficilissimo giocare"

Il confronto con Conte
"Io non penso alle partite guardando gli allenatori. Conte ha fatto grandi risultati in carriera ed è uno dei tecnici più importanti del mondo. Io non vedo nessun Sarri contro Conte. Domani c'è una gara bellissima che è Inter-Juve"

Sfida scudetto
"Ci sono ancora 31 partite da giocare e parlare ora di lotta scudetto è un errore grossolano. Tre o quattro anni fa quando la Juve era a 12 punti dalla prima che mi pare fosse l'Inter, mi chiesero la favorita e io dissi Juventus. I giornalisti ridevano e poi vinse la Juve.. In questo momento è importante confermare la crescita e la capacità di giocare grandi partite, uscendo da San Siro con una buona prestazione. Se con 93 punti in palio si pensa di sistemare una classifica a inizio ottobre penso sia un errore.  E' una partita aperta a tutte le soluzioni"

Test della verità o della maturità?
"Questa è una squadra che ha vinto e che è matura. Quest'anno abbiamo cambiato qualche giocatore, modo di giocare, dobbiamo fronteggiare avversari più forti rispetto agli anni scorsi. Dobbiamo confermare i passi in avanti fatti cercando di giocare un certo tipo di calcio. Se riusciamo a innalzare il livello delle prestazioni, i risultati arriveranno più facilmente. Ma ora dobbiamo essere concentrati sulle prestazioni" 

La crescita
"Nelle gare ci sono sensazioni e poi ci sono i numeri. La linea media di recupero palla delle ultime gare è più alta. I dati mi dicono che abbiamo fatto meglio rispetto all'inizio"

Bernardeschi
"Ho fatto fatica a provarlo nel ruolo che ritengo per lui più adatto. Penso che col Bayer ha giocato nel suo ruolo e ha fatto bene. L'ho visto in crescita, ma non vi dico se giocherà o meno con l'Inter. Preferirei che lo sapesse direttamente da me per una questione di rispetto"

Muscoli o qualità?
"Dobbiamo concentrarci sulla prestazione in base al calcio che vogliamo giocare. Si parla di determinazione, fame e voglia, ma io ritengo queste caratteristiche insite nel professionista. Quindi alla fine conta la qualità. Noi dobbiamo andare a San Siro a imporre il nostro calcio. Poi la partita ci dirà se è possibile o no, e poi se sapremo adattarci ad altre situazioni che a volte si verificano in campo"

Il ruolo dell'allenatore
"A me piacciono el squadre caratterizzate fortemente, che hanno un modo preciso di giocare. Riuscire a fare pochi errori per un tecnico è una grande dote..."

Le scelte contro la difesa a tre
"E' conveniente avere un attaccante che sta bene mentalmente e fisicamente. Poi ciascuno gioca a seconda delle sue caratteristiche. Dovremo affrontare la difesa più forte del campionato sia per la qualità dei difensori, sia per l'atteggiamento della squadra, che riesce a fare la fase di non possesso in maniera solida. L'Inter sa difendere da squadra. Vedremo chi sta meglio e come poterli attaccare. Di sicuro non sarà semplice"

La classifica
"La classifica non deve creare impatti psicologici a inizio ottobre. Se dovesse succedere, vuol dire che non siamo pronti a puntare in alto"
 

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