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INCHIESTA PRISMA

Inchiesta Prisma, non luogo a procedere per Arrivabene: un assist nel contenzioso con la Figc

L'ex ad, squalificato 24 mesi, si è rivolto al Tar, che non potrà cancellare la sanzione ma riconoscergli un risarcimento economico 

23 Set 2025 - 11:53
 © IPA

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Nella giornata di lunedì, il Gup di Roma ha dato il via libera ai patteggiamenti richiesti dagli ex vertici della Juventus nell'ambito dell'inchiesta Prisma su presunte irregolarità nella compravendita di calciatori e ha disposto il non luogo a procedere per Maurizio Arrivabene, ex Ceo del club bianconero per il quale gli stessi pm avevano chiesto il proscioglimento. Una decisione che diventa un assist per l'ex dirigente della Juventus, a livello sportivo squalificato 24 mesi dalla Corte d’Appello della Figc nel 2023

Nei procedimenti della giustizia sportiva, Arrivabene è stato considerato una figura determinante al pari degli altri ex dirigenti, ma in realtà, nel periodo relativo alle operazioni contestate, era solo membro del Cda, essendo diventato amministratore delegato del club nel luglio 2021, dopo il periodo a cui fa riferimento l’inchiesta. Il non luogo a procedere conferma così l’errore tecnico. Attualmente è in corso la discussione del ricorso al Tar che a sua volta ha chiesto alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea di pronunciarsi sulla legittimità delle sanzioni sportive.  La decisione del Tribunale di Roma darà ulteriori elementi ad Arrivabene nella sua controversia con la Figc

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