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Verso Roma-Inter

Verso Roma-Inter, Chivu: "Pio o Bonny? Tutti pronti per giocare, non so quando torna Thuram. Stimo Gasperini"

Le parole del tecnico dell'Inter in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Roma di Gasperini

17 Ott 2025 - 16:30

Vigilia di big match in casa Inter, con la sfida alla Roma all'Olimpico in anticipo che può regalare ai nerazzurri di Cristian Chivu l'aggancio alla vetta della classifica. Una gara da ex, quella tra il rumeno e Gasperini, che si prospetta essere ricca di emozioni e occasioni. Una partita che, presentata da Chivu in conferenza stampa, ha tante insidie contro una delle migliori difese in Europa anche grazie al tocco del tecnico piemontese: "Gode di tutta la mia stima e ammirazione oggi come quando era il mio allenatore. Con lui è stata un'esperienza breve, è stato mandato via presto perché poi ha dimostrato il suo valore e le sue idee. Sono contento che sia diventato un modello per noi giovani allenatori". Su chi giocherà in attacco, poi, è stato criptico: "Chi ha detto che giocherà Lautaro? Ho tre attaccanti, Bonny e Pio sono bravi, al di là dell'avversario perché sanno improvvisare". E a proposito di Pio Esposito ha sottolineato: "Gli do consigli, la sua vita è stata stravolta in due mesi. È salito sul palco per ballare, ora deve accettare tutto, anche gli errori, e continuare con queste motivazioni per migliorarsi".

LE PAROLE DI CHIVU IN CONFERENZA

Dopo la Cremonese la sosta è stata importante per ricaricarsi? Come hai ritrovato i giocatori dopo le nazionali?
"Sono tornati sani e senza problemi, alcuni hanno accumulato minuti (anche 90') e gli abbiamo dato riposo per averli domani al massimo".

La Roma è la miglior difesa in Europa nel 2025, come si aggira il blocco giallorosso e cosa si aspetta da questo scontro diretto
"Sono stati bravi a dare continuità al lavoro di Ranieri, Gasperini ha aggiunto la marcatura a uomo trovando equilibrio e solidità. Hanno un buon blocco difensivo e sanno leggere le situazioni. Bisogna essere lucidi e avere la forza di capire quelle che saranno le occasioni che ci concederanno. Dobbiamo essere svegli a capire i momenti e agire".

Bonny che attacca la profondità o Esposito?
"Ne ho tre bravi che possono giocare al di là dell'avversario. Se c'è bisogno tutti sanno improvvisare".

Tre gare importanti in arrivo tra Roma, Saint Gilloise e Napoli, cosa ti aspetti?
"Mi aspetto di ripartire come abbiamo chiuso con la Cremonese, tra prestazione e grinta. Dobbiamo fare passi avanti e non tornare indietro, questo mi aspetto. Siamo consapevoli dell'importanza di ogni partita, ci interessa la nostra preparazione mentale e fisica per essere dominanti e fare la partita per poi rimanere aggrappati su tutti i fronti. Possiamo arrivare ovunque fino alla fine".

Chivu rincontra Gasperini nel "suo" Olimpico
"Anche se l'esperienza è stata breve, mi ha ben impressionato e poi ho avuto la conferma negli anni successivi. A Bergamo ha innovato il gioco, tutti noi ci siamo ispirati alla sua filosofia. Gode di tutta la mia stima e ammirazione oggi come quando era il mio allenatore. Lo dicevo in un'altra intervista: avevo fatto una preparazione che mi fece sentire come mai in tanti anni. Aveva cercato di cambiare modulo, facendo il suo famoso 3-4-2-1, dove io facevo il braccetto di sinistra. Ci divertivamo, ma non sono arrivati i risultati. È stato mandato via presto perché poi ha dimostrato il suo valore e le sue idee. Sono contento che sia diventato un modello per noi giovani allenatori". 

Troppo hype per Pio Esposito? Qual è il modo migliore per raccontare il ragazzo?
"Parlo con lui, lo consiglio, ma bisogna essere consapevoli che gioca nell'Inter e nell'Italia e la pressione ci sta. Dà fastidio quando si specula e si fanno paragoni, lui ha mostrato che ci sa stare e sa fare, lui deve adattarsi alle richieste della società e anche del calcio internazionale. È un profilo importante, apprezzato e ammirato ovunque. Non ci sono regole, bisogna non dimenticare che è giovane e che in due mesi gli è cambiata la vita. Lo desiderava, è salito sul palco per ballare e oggi deve accettare tutto, anche gli errori, e continuare con queste motivazioni per migliorarsi".

Cos'ha preso da Gasperini come allenatore?
"Questo modo di interpretare il calcio nell'interpretare la gara. Lui ha vinto l'Europa League ed è stata una cosa nuova per tanti allenatori. La sua maniera è unica, poi tanti prendono spunti come ho fatto anche io. Bisogna sempre rubare da quelli più bravi".

Sommer e Thuram?
"Sommer gioca, Thuram non so quando tornerà".

Cosa è rimasto dell'esperienza a Roma?
"Ho avuto la possibilità di lavorare ad alto livello con grandi allenatori come Capello, Spalletti, Voller...quattro anni importanti che mi hanno fatto innamorare dell'Italia. Ringrazio per come mi ha accolto l'Italia. L'esperienza a Roma mi ha fatto crescere".

La Roma ha i più ampi margini di crescita?
"Margini ci sono per tutte le squadre a prescindere dalle ambizioni che hanno. La Roma continuerà a crescere, siamo solo all'inizio".