VERSO IL GETAFE

Verso il Getafe, l'Inter riparte dopo la bufera: per ora niente confronto dirigenza-Conte

Dopo il giorno libero post Bergamo i nerazzurri tornano ad allenarsi tra i dubbi sul futuro del tecnico

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Per l'Inter il primo lunedì post campionato, antivigilia della sfida di Europa League contro il Getafe, è il primo step di una campagna europea che mette in gioco un titolo quanto mai importante, ma poteva essere anche l'occasione del primo incontro, del primo faccia a faccia, tra Beppe Marotta e Antonio Conte dopo la bufera di sabato scorso. Invece, secondo quanto filtra dal club, la dirigenza si è recata ad Appiano solo per effettuare i tamponi da protocollo Uefa ed è subito ripartita senza incontrare la squadra e lo staff tecnico.

I dirigenti nerazzurri, Marotta in primis, scelgono insomma la linea del silenzio mentre la squadra prova a raccogliere i cocci post-Bergamo (paradossale esito di una serata che ha permesso di chiudere il campionato al secondo posto con una prestazione superlativa di fronte all'ottima Atalanta) e concentrarsi esclusivamente sulle questioni di campo, anche se non è facile scrollarsi di dosso le tossine di uno scontro aperto dal tecnico con la società che, bene che vada, può portare ora solo ad una tregua armata.

Nella giornata di domenica Beppe Marotta aveva comunque avuto modo di relazionare Steven Zhang, confrontandosi con una proprietà decisamente risentita per le uscite di Conte. Amministratore delegato e presidente concordano sul fatto che l'esonero non è ipotesi plausibile ma hanno comunque vagliato un piano di emergenza per non farsi trovare impreparati di fronte a una mossa unilaterale del tecnico.

La situazione, come detto, volge verso una tregua armata: alla prima occasione di confronto l'ad ribadirà all'allenatore che Suning continua a puntare su di lui ma non è disposta a tollerare altre uscite pubbliche tanto violente come quella di Bergamo. Ciò non significa che non ci sia la disponibilità di andare incontro alle richieste dello stesso Conte ma da entrambe le parti sarà opportuno smussare angoli e abbassare i toni.

Il colloquio diretto richiesto da Conte con il presidente ci sarà, ma solo a Europa League conclusa, tutti si augurano nel modo migliore possibile, con un successo che potrebbe riportare il sereno in un cielo al momento plumbeo. Le chances di ripartire assieme a settembre non sono alte, ma la frattura è considerata ancora sanabile. A patto che ognuno faccia la propria parte.

LA LISTA PER L'EUROPA LEAGUE: FUORI ASAMOAH E VECINO
Questa la lista A consegnata da Antonio Conte: Samir Handanovic, Diego Godin, Roberto Gagliardini, Stefan de Vrij, Alexis Sanchez, Romelu Lukaku, Lautaro Martinez, Victor Moses, Stefano Sensi, Andrea Ranocchia, Ashley Young, Borja Valero, Nicolo' Barella, Christian Eriksen, Daniele Padelli, Lucien Agoume', Danilo D'Ambrosio, Cristiano Biraghi, Milan Skriniar, Marcelo Brozovic, Antonio Candreva, Alessandro Bastoni. Questa invece la Lista B: Sebastiano Esposito, Lorenzo Pirola, Filip Stankovic, Thomas Schiro', Giacomo Pozzer, Jacopo Gianelli.

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