Parole pesanti, un attacco diretto alla società arrivato qualche minuto dopo la bella vittoria sull'Atalanta delle meraviglie e dopo la conquista di un secondo posto a una lunghezza dalla Juve campione d'Italia. Il giorno dopo in casa Inter è il giorno del silenzio, ma le dichiarazioni di Antonio Conte sono state troppo eclatanti e troppo nette per non lasciare evidenti strascichi nell'ambiente: la situazione tra il tecnico nerazzurro e la società è molto tesa. Cosa succederà adesso? Nell'immediato nulla, visto che alle porte c'è una partita da vincere e poi un trofeo da cercare di mettere in bacheca. Poi sarà il tempo dei confronti: tensione altissima ma niente è già deciso, la frattura tra Conte e il club è profonda ma non è insanabile. Il margine per recuperare la situazione esiste ancora ma non si può escludere che la storia finisca dopo un solo anno. Servirà un confronto, di persona o a distanza, con la famiglia Zhang. Per trovare la soluzione e ripartire in nome di un obiettivo comune.
"Gente che sale sul carro all'ultimo momento: dov'è stata finora? Nessuno schermo di protezione da parte della dirigenza nei confronti di squadra e allenatore: zero assoluto. E poi un presidente lontano. Parlare, sì, ma se quello è in Cina?": Conte ne ha avute per tutti. Ha difeso a spada tratta il suo lavoro e la determinazione dei suoi ragazzi, è andato a muso duro contro il club. A pochi giorni dall'importante sfida di Europa League contro il Getafe. Una Europa League che l'Inter vuole vincere.
Ma questa tensione influenzerà il lavoro della squadra? Punti di vista diversi ("Io ho le idee chiare e una visione a differenza di altri") e la pretesa di avere la società sempre al suo fianco, perché "qui nessuno è scemo, uno il parafulmine lo fa il primo anno, ma non il secondo". Messaggio chiarissimo.
I destinatari gli verranno incontro? Il matrimonio con Suning celebrato soltanto l'estate scorsa con entusiasmo e la voglia di riportare l'Inter ai vertici è destinato a continuare? Domande che presto avranno una risposta.
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