Handanovic fa sempre il suo dovere, Barella stecca. Che bravo baby-Esposito
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HANDANOVIC 6,5 - Sul gol in tuffo di testa di Soler non può nulla, prima era stato bravo su su Gameiro e lo stesso Soler. Nella ripresa ordinaria amministrazione. Il fatto che il numero 1 sloveno, come spesso capitato l'anno scorso, sia il migliore dei suoi non è un buon segno per Conte. Cosa strana per lui, non para nessun rigore ma ci pensa Garay a commettere l'errore decisivo.
D'AMBROSIO 6 - Causa assenza di Godin, Conte lo ripropone terzo di difesa, a riprova che è lui il primo cambio dei tre titolari. Qualche intervento fuori tempo nel primo tempo quando il Valencia premeva forte, migliora come i compagni nella ripresa.
DE VRIJ 6,5 - A parte un'uscita a vuoto su Soler a inizio ripresa, governa la difesa con la solita autorevolezza. La sua prova è impreziosita dal salvataggio sulla linea su Cheryshev al 90'.
SKRINIAR 6 - Non è ancora al massimo ed è normale che un colosso come lui ci metta un po' a entrare in perfetta condizione. Non commette particolari errori e ci mette sempre la grinta giusta. Si arrabbia giustamente con Barella reo di essersi perso Soler.
(71' BASTONI 6 - Entra quando il Valencia ha cambiato quasi tutta la squadra e si posiziona sul centro-sinistra. Prestazione attenta, con il rigore-vittoria come ciliegina).
CANDREVA 5,5 - A livello tattico si trova bene nel 3-5-2 di Conte, ma stasera viene a mancare la qualità: cross sballati e si fa sorprendere da Goncalo Guedes che pennella a Soler il gol dell'1-0.
(83' DI MARCO SV)
BARELLA 5 - Il bel giocatore ammirato al Cagliari è solo un lontano parente. Gara impalpabile quella del centrocampista, che non si vede mai in fase di inserimento e commette il peccato capitale di perdersi Soler in occasione del gol.
(70' VECINO 6 - Da una sua galoppata nasce l'azione del rigore realizzato da Politano. In 20 minuti fa decisamente meglio di Barella).
BROZOVIC 5,5 - Primo tempo davvero complicato per il croato, che non riesce mai a trovare i giusti tempi di gioco sopraffatto dai centrocampisti spagnoli. Meglio nel secondo, anche se il vero Epic Brozo è un'altra cosa.
(83' BORJA VALERO SV)
SENSI 6 - Non fa nulla di eccezionale, ma anche stasera al Mestalla dimostra di avere due bei piedi. Nel primo tempo la squadra fa fatica e anche lui ne risente. Cresce nella ripresa prima della sostituzione.
(70' GAGLIARDINI 6 - Rispetto a Sensi garantisce maggiore fisicità e si mette a spaccare legna in mezzo al campo. Freddo dal dischetto nella lotteria finale).
DALBERT 5,5 - Complice l'infortunio di Lazaro e le prolungate vacanze di Asamoah causa Coppa d'Africa, Conte gli ha dato sempre fiducia in questo pre-campionato, ma su di lui rimangono sempre i dubbi di queste prime due stagioni, ovvero la mancanza di personalità. Perde qualche pallone di troppo, ma è bravo nel recupero su Soler lanciato a rete nel secondo tempo
(71' ASAMOAH 6 - Come Lautaro è appena tornato dalle meritate vacanze. Per il ghanese minuti importanti in vista dell'esordio in campionato tra poco più di due settimane).
LAUTARO 5,5 - Il grande alibi è che ha pochi allenamenti nelle gambe. Poi se l'Inter sembra quella della passata stagione, gli arrivano davveri pochi palloni. Suo al 66' il primo tiro nello specchio respinto con i pugni da Cillessen.
(70' ESPOSITO 6,5 - Continua l'ottimo pre-campionato di questo ragazzino terribile che ha approfittato al meglio dei tanti assenti in attacco in casa nerazzurra. Conte gli concede 20' e lui si procura il rigore poi realizzato da Politano. Bravo anche dal dischetto nella lotteria dei rigori. Un ottimo prospetto da crescere con cura e da non sacrificare sull'altare delle plusvalenze).
POLITANO 6 - Parte bene con qualche serpentina delle sue, ma poi va in difficoltà come il resto della squadra. L'infortunio patito a inizio preparazione ne condiziona la forma fisica. Nel finale si sveglia: freddo dal dischetto a battere Cillessen.
(83' LONGO SV)
Allenatore CONTE 6 - Il primo tempo del Mestalla è probabilmente il peggiore di questo pre-campionato, visto che la squadra sembra tornata quella della passata stagione, con poche idee e abulica in avanti. Poi la prevedibile strigliata nello spogliatoio dà la sveglia e nel secondo tempo scende in campo una squadra con un atteggiamento più propositivo.