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Parla l'ex Shaqiri: "Non eravamo costruiti per vincere. Fui curato da uno sciamano"

Lo svizzero racconta le difficoltà incontrate nella sua avventura in nerazzurro di dieci anni fa 

10 Set 2025 - 11:32
 © Getty Images

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20 presenze, tre gol e due assist in sei mesi. Quella di Xherdan Shaqiri all'Inter è stata un'avventura difficile e dalla quale tutti, calciatore in primis, si aspettavano qualcosa in più. 

Arrivato nel gennaio 2015 dal Bayern Monaco su volontà dell'allora tecnico nerazzurro Roberto Mancini, lo svizzero doveva essere il grande colpo di quella sessione di mercato. Presto, però, il campo ha mostrato una realtà diversa: "L'Inter mi stava seguendo da un po' di tempo. Mancini mi chiamò e mi convinse in cinque minuti. Mi disse che sarei stato centrale nel progetto, invece non giocai moltissimo. Certo, influirono anche i soliti problemi fisici. Però, a parte tutto, credo potessero concedermi un po' più di spazio", ha dichiarato lo svizzero nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport

Nonostante ciò, Shaqiri racconta di essersi trovato a suo agio con i compagni di squadra: "Devo dire che eravamo un bel gruppo. Passavo tanto tempo con Kuzmanovic, conosciuto ai tempi delle giovanili del Basilea. Poi ricordo con simpatia tanti altri: Nagatomo, Juan Jesus, Dodo...". L'ex numero 91 precisa quanto quella squadra fosse lontana anni luce da quella di oggi: "Sono capitato in una delle Inter qualitativamente più povere degli ultimi 15 anni. Eravamo costruiti male, senza equilibrio e sinceramente senza campioni: non eravamo pronti a vincere". 

Nella carriera di Shaqiri gli infortuni sono stati un avversario duro e che l'hanno tenuto lontano dai campi troppe volte. Lo svizzero ha dovuto farne i conti anche durante la sua esperienza nerrazzurra, rivelando di essere stato curato da un dottore un po' "particolare": "Uno sciamano più che un dottore. Mi dissero di andare da questo tizio che faceva miracoli e che aveva curato pure Ronaldo il Fenomeno. Anche Mancini me lo disse. Invece fu un'esperienza disastrosa. Feci un'ora e mezza di macchina, ma non servì a niente". 

 Shaqiri ha espresso la sua fiducia per la nuova Inter di Chivu: "Ha tenuto tutti i campioni e si è rinforzata, quindi deve arrivare in fondo a tutte le competizioni. Possono vincere lo Scudetto. San Siro è un valore aggiunto, ricordo uno stadio fantastico".

Sabato si giocherà il derby d'Italia, una sfida che permette allo svizzero di rivelare un retroscena di mercato: "Potevo essere il 10 della Juve qualche anno prima. Mi volevano al posto di Diego, che lì faceva il trequartista. Io ero al Bayern e non giocavo più tanto, avevo aperto al trasferimento. Ma poi non se ne fece nulla. Mi sarebbe piaciuto, al tempo, ma è andata bene così: ormai in Italia 'tifo' per i nerazzurri". 

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