Marotta: "Sta nascendo una grande Inter. Il mercato di oggi è sbagliato: vanno azzerati i cartellini"

L'a.d. nerazzurro tra capolavori del passato, soluzioni per il futuro e un presente solido: "Ora il club ha una società alle spalle"

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"Sta nascendo una grande Inter". Beppe Marotta ne è sicuro e nella lunga intervista che concede a Sportweek, settimanale de La Gazzetta dello Sport, lo rivela, sicuro di sé. "Si dice sempre - spiega - che la squadra sia lo specchio della società e questa Inter è oggi una grande società, con una proprietà solida e lungimirante. La squadra ne assumerà le sembianze. Antonio Conte è il nostro top player".

Sono le uniche parole che l'a.d. nerazzurro dedica alla sua Inter. Il mercato non è finito, ma ha già portato grandi rinforzi come Diego Godin, Stefano Sensi e Valentino Lazaro, più i giovani Brazao e Agoumé, in attesa di capire come finirà la telenovela Icardi e soprattutto se almeno uno tra Dzeko e Lukaku arriverà a Milano. 

Per il resto Marotta ha parlato anche e soprattutto di passato e futuro, di una carriera piena di grandi colpi e di un calciomercato, a suo modo di vedere da cambiare. L'acquisto di Pogba a parametro zero dal Manchester United e la successiva cessione allo stesso club per 115 milioni rappresentano - stando alle sue parole - il suo capolavoro, relativo al periodo juventino. 

Ma Marotta cambierebbe comunque il modo di fare mercato. "Ora i giocatori sono favorevoli ai trasferimenti: più cambiano squadra più guadagnano. Una volta subivano il destino che imponeva il club, oggi decide che cosa fare e condiziona il club. Sono due situazioni estreme e sono sbagliate". La soluzione? Secondo Marotta bisognerebbe liberalizzare tutto, "azzerare il valore dei cartellini" a partire dai 25 anni, con i giocatori liberi di trattare il proprio ingaggio come gli attori e il conseguente abbattimento di costi, plusvalenze e ammortamenti. E il tetto dell'età, secondo lui, salvaguarderebbe i piccoli club che massimizzerebbero il profitto per aver formato un giovane.

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