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Marotta riceve la Laurea honoris causa: "Cosa straordinaria e unica. San Siro? Milano deve garantire un nuovo stadio"

Il presidente dell'Inter ha ricevuto la Laurea honoris causa in "Marketing e mercati globali" da parte dell'Università Bicocca

26 Set 2025 - 17:55

Giornata speciale per il presidente dell'Inter Giuseppe Marotta, insignito della laurea honoris causa in "Marketing e mercati globali" dall'Università Bicocca di Milano. Nel corso dell'evento, Marotta ha espresso la sua riconoscenza per questa onoreficenza: "Per me è un giorno estremamente emozionante. Negli ultimi anni mi è capitato spessissimo di ricevere riconoscimenti e premi, ma questo è qualcosa di unico, straordinario e indimenticabile. Vorrei ringraziare l'ateneo - ha continuato il presidente nerazzurro - ma anche i tanti amici e colleghi presenti, come il mio primo presidente Guido Borghi. La nuova proprietà dell'Inter, rappresentata qui da Katherine Ralph, mi ha dato fiducia e culmine alla mia carriera: diventare presidente dell'Inter, attraverso un percorso come il mio, è qualcosa di eccezionale, lo sento profondamente nell'animo".

Un ruolo da presidente dell'Inter che lo rende uno dei protagonisti della vicenda San Siro, con il voto sulla vendita per lo stadio previsto per lunedì e la recente bocciatura all'impianto da parte dell'Uefa che ha sollevato ancora più polemiche: "Con sensibilità e intelligenza, spero che gli amministratori possano capire che la città ha bisogno di uno stadio nuovo, moderno. Ci siamo dovuti ritirare dall'organizzare la finale di Champions League. In questo momento Milano è fuori dalle città candidate a rappresentare l'Italia negli Europei 2032. Io auspico che non ci siano preclusioni, tutto deve essere fatto con la massima trasparenza, ma sia il Milan che l'Inter garantiscono questa trasparenza. Auspico che questo problema annoso venga risolto al più presto perché è una esigenza per tutti".

Una riflessione sul rapporto tra sport e istituzioni: "Mi auguro che la politica e le istituzioni, con il ministero dello Sport, possano garantire che tutti i ragazzini possano giocare e fare sport gratuitamente. Il sistema scolastico lo deve garantire". 

A margine dell'evento, Marotta ha parlato dei primi mesi di Chivu. "Oggi abbiamo un grande allenatore e ce lo teniamo strettissimo. Non è un ragazzino, ha 44 anni, incarna il senso di appartenenza interista. È stato sei anni nelle nostre giovanili ed è molto preparato professionalmente. I giudizi negativi che ho sentito da chi non lo conosce sono superficiali e non corrispondono alla verità. Non ci sarebbe il minimo motivo per un cambio in corsa, anzi siamo tutti molto soddisfatti di lui. Non è neanche questione di pazienza, perché non si può valutare un allenatore dopo un mese e mezzo, ma noi possiamo vederlo nella quotidianità: ha un metodo moderno, grandi capacità, valorizza tutti i giocatori, è dotato di una grande cultura del lavoro e migliora ogni giorno. Sono assolutamente ottimista anche perché l’intelligenza è la sua principale caratteristica e questo porta sempre all’eccellenza".

Parole al miele per Pio Esposito. "Non dobbiamo caricarlo di troppa pressione: è un ragazzo del 2005, quindi molto giovane. Ha tutte le caratteristiche tecniche, atletiche e soprattutto umane per diventare un campione. Ma il percorso è lungo e difficile. I valori che deve sempre tenere nel taschino sono l’umiltà e la passione: lo porteranno lontano". 

Nessun dubbio sulla permanenza di Ausilio all'Inter. "Piero è nato nell'Inter, ha il DNA dell'Inter. E' un professionista affermato, un mio valido collaboratore. Il suo futuro non sarà lontano da Milano, questo posso dirlo in modo molto concreto". 

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