L'ad nerazzurro: "A tempo debito giusto ci si ritrovi e che la proprietà esponga programmi futuri"
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"Conte ha chiesto chiarezza sul futuro? Condivido due cose, la prima è la massima concentrazione sul finale di campionato, che può darci soddisfazione. La seconda è quello della chiarezza, una dichiarazione onesta di un allenatore che chiede eventuali programmi alla società. Sono difficili da stilare per tutti, c'è incertezza sul modello del calcio. A tempo debito giusto ci si ritrovi e che la proprietà esponga programmi futuri". Sono nette e chiare le parole dell'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta, intervistato da Dazn prima della sfida contro il Verona. "Lo scudetto? Mi unisco a quello che ha detto Conte, con cui ho condiviso questi momenti. Ha sottolineato come tanti ragazzi non hanno vissuto questa pressione forte. Bisogna avere la forza per essere determinati, non guardare l'avversario per la classifica. Sono tutti ostacoli difficili, ma il destino è sulle nostre teste".
Il discorso scivola poi sulla Super League e le conseguenze che sono scaturite da questa decisione. In primis dagli altri club della Serie A: "La lettera inviata dai club che chiedono sanzioni a noi, Juventus e Milan? Non sappiamo ufficialmente nulla e non conosciamo il contenuto, abbiamo appreso dagli organi di informazione. Siamo in un momento tragico nel mondo del calcio, c'è un'elevatissima litigiosità che nasconde il grande problema della sostenibilità. Questo è un modello che assolutamente non funziona, la pandemia ha inciso alla contrazione dei ricavi".
Auspico che si possa parlare anche di riforma del calcio con un format diverso, con la riduzione del professionismo che puo' ridurre i costi", ha spiegato sempre a Dazn.