Marotta deciso: "Spalletti è solido al suo posto. Tocca a lui riportare l'Inter in alto. E lo farà"

Le parole dell'ad nerazzurro: "Icardi e il contratto? Non deve influire sul suo rendimento. Conte? Non lo sento da mesi"

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"Spalletti in bilico? Ultimatum a Parma? Nossignori. La posizione del tecnico è molto solida. E' un allenatore di grande esperienza, ha già saputo affrontare e risolvere momenti di difficoltà e lo farà anche stavolta". Parola di Beppe Marotta, il punto sulla crisi d'inverno (la solita) di quest'Inter senza spiegazione. Le parole dell'ad, che prende posizione anche su Icardi, Nainggolan e tanto altro. Compreso Conte.

E allora, Marotta: che cosa è successo dopo Inter-Bologna e il vertice con Spalletti?
"E' successo quel che accade sempre, dopo ogni gara vinta, pareggiata o persa. Si è fatto il punto, si è fatta l'analisi delle cose giuste e sbagliate. Noi dirigenti con l'allenatore. Il momento, lo sappiamo, non è felice e ci si è messi subito al lavoro".
Parma-Inter sabato: si dice sia già il bivio della stagione. Per Spalletti.
"Non è una partita decisiva. C'è tanta amarezza fra di noi, come per tutti gli interisti e ci spiace. Ma la posizione del tecnico è molto solida. Il campionato è lungo, mancano 16 partite, l'involuzione della squadra c'è, ma è interlocutoria: La società è forte, l'allenatore capace, il pubblico è esigente e ci è molto vicino, la rosa competitiva. Ne verremo fuori".
I fischi di ieri a San Siro. Meritati o anche ingrati?
"Io penso che i fischia dei tifosi siano fischi d'amore. Quando le cose non vanno bene, certi atteggiamenti ti devono aiutare. Noi dobbiamo capire lo stato d'animo dei nostri tifosi, gente che paga per venire allo stadio e che vuole assistere a uno spettacolo, vedere la squadra che gioca e che vince, partecipare a momenti di festa".
Come definire questo momento dell'Inter? Si dice crisi e basta?
"E' un momento difficile, di malessere, c'è qualche problema e si può, si deve migliorare un po' tutto. La condizione fisica, l'atteggiamento tattico, la mentalità che deve essere vincente. I nostri traguardi sono ben precisi, lo scudetto non si può vincere, ma arrivare in Champions sì e si deve essere convinti di questo. Spalletti è abituato a gestire momenti complessi, lo ha già fatto in carriera".
Ci sono opinioni su uno spogliatoio non compatto come era stato nei primi mesi della stagione.
"Nello spogliatoio non è accaduto nulla di tutto questo. I giocatori sanno quali sono gli obiettivi loro personali e della squadra hanno un'età in cui si lavora per migliorarsi, perfezionarsi: in questi anni hanno saputo dimostrare il loro valore, e sapranno gestire al meglio le cose difficili alle quali stanno andando incontro. Perfezionarsi col lavoro di tutti i giorni, è questo che tutti noi si deve fare".
Icardi dopo Inter-Bologna. Per qualcuno, lui, il capitano, doveva metterci la faccia a fine gara.
"Premesso che si decide prima, fra di noi, chi va in conferenza stampa a parlare, io credo che si siano fatte le cose giuste dopo la gara col Bologna. Da un mese e mezzo conosco Icardi, è un bravo ragazzo nel senso più ampio della parola, so che lavora e gioca sempre col massimo impegno, so anche che è giocane e sa che può e deve migliorare. Come tutti. Non mi sembra giusto metterlo sul tavolo degli imputati. Quando ci sono momenti difficili siamo tutti colpevoli, ma io ho una visione ottimistica del futuro, i prossimi tre mesi vanno gestiti con grande lucidità per un finale di stagione come ce lo aspettiamo. La zona-Champions era e rimane il nostri irrinunciabile obiettivo".
La questione contratto può aver influito sulle prestazioni di Icardi?
"Non credo, anzi dico di no. Anche perché nel futuro Icardi avrà tante occasioni per confrontarsi sui rinnovi di contratto e queste faccende non possono influire sulle prestazioni. Deve concentrarsi sulle prestazioni e sul ruolo che ha nell'Inter".
Mistero Nainggolan. Cosa c'è da capire?
"E' un giocatore che ha avuto dei problemi fisici, con prestazioni non consone al suo valore. Sta recuperando, parla ogni giorni con Spalletti e sono convinto che supererà questo momento".
E Antonio Conte?
"Francamente non lo sento da mesi".

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