Mancini, la crisi, 8 espulsi e adesso silenzio-stampa

La direzione di Mazzoleni, il rosso a Telles e troppi ammmoniti. E una stagione che peggiora

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Inter, la crisi, il silenzio stampa. In questo 2016 che non vuole saperne di raddrizzarsi (9 punti in 8 partite), e anzi peggiora, dopo il ko di Firenze maturato nel finale e con l'uomo in meno (rosso a Telles), Mancini decide per il silenzio stampa.
Non ci vuole molto a capire come al centro del malessere ci sia l'arbitraggio di Mazzoleni, molto discusso e non solo dagli interisti ma anche dai moviolisti. Non ci vuole molto per capire come il settimo e ottavo (dopo Telles, Kondogbia) espulso di stagione (in 25 partite) sia un segno negativo che all'Inter interpretano come vogliono.

C'era Thohir in tribuna, c'era tutto lo stato maggiore interista, c'è il malessere di Mancini verso la classe arbitrale che proprio sette giorni fa aveva stigmatizzato l'assenza del Mancio al raduno. In quell'occasione gli allenatori si erano presi la briga di stipulare un patto con gli arbitri: basta parlare di loro dopo le partite. E Mancini ha preso l'invito alla lettera: dopo la direzione di Mazzoleni, ha scelto di non parlare né di arbitri né di pallone né di altro.
E' un momentaccio.