L'ANALISI

Inter solida e concreta: contro la Juve è un (quasi) match-point

Un successo, quello di Firenze, sofferto e importantissimo che vale la vetta a una settimana dallo scontro diretto

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Irrigidito dal freddo dell'ultimo quarto d'ora in panchina e alla fine quell'espressione che è un misto di sollievo e di soddisfazione per una vittoria importantissima. Il 19° gol di Lautaro Martinez in altrettante giornate di campionato - l'ultimo a riuscirci prima di lui in nerazzurro era stato Christian Vieri nella stagione 2002/03 - pesa come un macigno. Perché i tre punti ottenuti a Firenze valgono per l'Inter il sorpasso alla Juventus in testa alla classifica a una settimana dallo scontro diretto a San Siro. Se non è match-point scudetto, poco ci manca, tenendo anche conto della gara contro l'Atalanta da recuperare il 28 febbraio e non giocata per la Supercoppa italiana poi portata a casa da Riad. Scaramanzia asterischi a parte, la squadra di Simone Inzaghi ha la grande occasione per provare la fuga.

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Pronti via e si capisce subito che per l'Inter sarà serata complicata. Senza due pedine fondamentali come Calhanoglu e Barella (ma con un sontuoso Mkhitaryan nella veste di maestro in cattedra), la squadra di Inzaghi fa sfogare l'avversario e poi cerca di colpirlo con le ripartenze, sfruttando la velocità da centometrista di Thuram. Alla fine la vittoria - la nona in undici trasferte (e due pareggi), la quarta consecutiva al Franchi - porta la firma del capitano, che aggancia a 124 gol Mauro Icardi in ottava posizione nella classifica dei giocatori con più gol realizzati con la maglia dell’Inter considerando tutte le competizioni, e di Sommer, che prima fa il miracolo su Bonaventura nel primo tempo e poi rimedia al fallo da rigore su Nzola ipnotizzando Nico Gonzalez sul dischetto ("Avevo studiato, sapevo come lo avrebbe calciato", ha detto a fine partita). Per lo svizzero è il primo penalty parato con la maglia dell'Inter, il 16° in carriera. E con questo sono tredici clean sheet: nessuno come i nerazzurri nei cinque maggiori campionati europei.

L'Inter dunque approfitta dello stop inatteso della Juve in casa contro l'Empoli e arriva con il +1 sui rivali allo scontro scudetto di domenica prossima. Due i giorni di riposo concessi da Inzaghi per ricaricare batterie e gambe per una sfida che dirà tantissimo sul destino del campionato. 

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