Undici i punti guadagnati in sei turni dai nerazzurri sia sul Milan che sul Napoli
Una rimonta da urlo, un cambio di marcia impressionante. E così l'Inter di Simone Inzaghi, spettatrice della sfida di San Siro tra Milan e Napoli, può cucirsi mezzo scudetto sulla maglia con una giornata di anticipo sul girone di boa e quattro punti di vantaggio su rossoneri e azzurri. Un titolo d'inverno vuole dire tanto e anche niente. Nell'era dei tre punti nel 67% delle volte (18 su 27 campionati) la squadra prima al termine del girone di andata ha chiuso davanti a tutte anche a fine torneo. Ma il Milan l'anno scorso dimostra il contrario.
Per l'Inter e il campionato uno scenario impensabile fino a qualche giornata fa. Il 7 novembre la squadra nerazzurra si è presentata al derby con sette lunghezze dietro i rivali rossoneri: undici i punti guadagnati in sei turni sia sulla squadra di Pioli che su quella di Spalletti. E rispetto all'anno scorso la formazione di Inzaghi conta un +3 rispetto a quella di Antonio Conte.
La rimonta nerazzurra è scattata in anticipo rispetto all'anno scorso: merito di una dirigenza che ha saputo ovviare alle pesantissime partenze dello stesso Conte, e di due protagonisti assoluti dello scudetto come Hakimi e Lukaku, di un tecnico che ha dato continuità al lavoro del suo predecessore, valorizzando al massimo i giocatori a disposizione, rendendo la squadra ancora più solida dietro (cinque partite di campionato che non subisce reti), ancora più macchina da gol (48 reti) e bella da vedere. E mercoledì contro il Torino a San Siro l'Inter vuole regalarsi un altro record: battere il primato di 101 punti nell'anno solare infranto dalla Juve di Allegri nel 2018 e conquistato in 38 gare.