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Inter, Marotta e i pochi margini di manovra: tornano le voci di dimissioni

Il caso Lukaku emblematico della gestione Suning, tanto che l'ad starebbe riflettendo sulla propria posizione

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Prima Conte, poi Hakimi e Oriali, ora Lukaku e domani anche Giuseppe Marotta? In casa Inter sono ore frenetiche, vuoi per la trattativa che prevede la cessione dell'attaccante belga al Chelsea, vuoi per il senso di impotenza che i vari dirigenti stanno provando in merito alla gestione Suning tanto che l'amministratore delegato per l'area sportiva starebbe pensando di dimettersi. D'altronde i margini di manovra che lo stesso Marotta, ma anche Ausilio, hanno avuto nella vicenda Lukaku sono minimi: credevano di poter assolvere alle richieste della proprietà (tagliare i costi) tramite i famosi esuberi e invece hanno dovuto prendere atto della scelta di privarsi del numero 9.

marotta inter
Getty Images

Il primo a scrivere delle possibili dimissioni di Marotta è stato Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport, ma già lo scorso aprile erano sorte le prime voci sul futuro nerazzurro dell'ad. Una situazione che complicherebbe ancor di più la situazione societaria interista, con Suning che cerca fondi per tenere il club qualche mese prima della probabile cessione al fondo Oaktree.

Sono dunque ore di riflessione, e torna alla mente il famoso confronto tra dirigenza e Curva Nord dello scorso maggio quando fu garantito ai tifosi che oltre ad Hakimi non sarebbero stati ceduti altri big. In questo senso sia Marotta che Ausilio avevano di fatto garantito in prima persona, di qui le parole del comunicato della Nord "fino a quando Marotta e Ausilio saranno in pista le ambizioni dell'Inter rimarranno immutate".

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