PERSONAGGIO

Inter, maratoneta Brozovic: il pilastro al centro di tutto

Secondo per presenze in nerazzurro, corre 12 chilometri a partita. Marotta e Ausilio devono blindarlo: contratto in scadenza 2022

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Al centro dell'Inter, al centro della Croazia. Insomma, al centro di tutto. Il gol risolutivo segnato da Marcelo Brozovic con la sua nazionale nei minuti finali della gara contro la Slovacchia è l'ennesima dimostrazione che, nel momento del bisogno, i veri leader ci sono. Il centrocampista, vice-campione del mondo, è un comandante silenzioso che parla soltanto attraverso il linguaggio del campo. Ma non si dica che sia schivo Brozovic, anzi: nello spogliatoio interista è tra i più vivaci. Barella lo sa e nessuno dimentica il suo famoso "Epic Brozo", esultanza con la mano sotto il mento figlia di un bellissimo gol segnato all'Udinese nel lontano 12 dicembre 2015. 

Nel 2018, poi, quella "mossa del coccodrillo" che neutralizzò il calcio di punizione di Suarez e generò l'ilarità di Messi è stata presa ad imitazione da tanti. All'Inter ormai da sei anni, ne è diventato pian piano un pilastro. Con Spalletti prima, nella Croazia finalista a Russia 2018 poi, quindi con Antonio Conte e oggi, infine, anche con Inzaghi.

Marotta dovrà, perciò, trovare una strada rapida per il rinnovo del contratto, in scadenza nel 2022. È il secondo giocatore della rosa, dietro Handanovic, per numero di presenze con la maglia nerazzurra (244). E con una media di quasi 12 km a partita, nessuno in Serie A ha corso più di lui nell'ultimo anno. Quello dello scudetto, quello in cui Brozovic ha dimostrato di essere l'ombelico del gioco di chiunque lo alleni. Sia nella Croazia che nell'Inter.

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