Inter-Venezia: il film della partita
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Il tecnico dei nerazzurri si gode il pokerissimo dei suoi consapevole di poter puntare su ogni pedina della rosa
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Pronostici rispettati e missione compiuta per l'Inter in Coppa Italia, con il match agli ottavi contro il Venezia ben giocato e gestito dai nerazzurri a San Siro. Una sfida, contro una squadra di categoria inferiore, che poteva nascondere insidie dietro ogni angolo, ma che Chivu ha saputo ben interpretare dal 1' al 90', non lasciando spazio di replica ai lagunari. Frutto, soprattutto, della scelta di non rivoluzionare la formazione mandando in campo in toto le seconde linee, ma un mix perfetto che ha permesso al tecnico di trovare risposte alle domande che gli ronzavano per la testa.
Una gara rispettata dal tecnico rumeno, che ha onorato l'avversario nonostante il gap chiaro tra le due squadre. Lo si era già capito prima del fischio di inizio leggendo le formazioni, con scelte mirate e intelligenti da parte dell'ex Parma che ha deciso di affidarsi all'esperienza degli uomini fidati, ma anche di qualche volto nuovo. E così i nomi evidenziati nell'undici titolare erano di certo quelli di Diouf e Luis Henrique, giocatori che a destra e a sinistra non hanno deluso le aspettative. Soprattutto il francese, che ha arato la fascia con scatti brucianti e che si è fatto trovare pronto all'appuntamento col gol. Poi si è fatto vedere più volte e sempre più propositivo, facendo capire che il tempo dell'ambientamento è finito e che ora vuole essere protagonista.
Come protagonista vuole esserlo Sucic, tutti e 90' lasciato in campo dal tecnico nerazzurro per osservarlo in ogni sua sfaccettatura di gioco. E quel che si è visto è positivo, con Chivu che è consapevole di poter puntare su di lui quando serve. Positiva anche la prestazione di Davide Frattesi, che tra corse infinite e letture di gioco eccellenti ha messo a referto una prestazione da 7 in pagella con due assist perfetti per Diouf e Thuram.
Le certezze, invece, sono gli attaccanti. Pio Esposito, Thuram e Bonny, infatti, lasciano il segno regalando a San Siro quattro gol uno più bello dell'altro. Di potenza, precisione e con una inzuccata precisa, i tre davanti che si sono alternati non hanno fatto rimpiangere l'assenza di capitan Lautaro Martinez, in panchina per tutto il match. Anche questa una prova che Chivu ha tante frecce al suo arco, tutte affilate e pronte a far centro.
Il 13 gennaio l'Inter scoprirà chi tra Roma e Torino sarà la sfidante ai quarti, ma nel frattempo Chivu si gode una rosa che non delude ed è capace di farsi trovare pronta in ogni occasione.
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