"Non arriva e non parte nessuno"

Il tecnico nerazzurro sbotta sul mercato: "Solo Perisic ha chiesto la cessione. Non arriva e non parte nessuno"

  • A
  • A
  • A

Alla vigilia della sfida di Coppa Italia con la Lazio, in casa Inter tengono banco il caso Perisic e il mercato. "Solo Perisic ha chiesto la cessione, nessun altro - ha sbottato Spalletti - Eppure si sapeva dall'altra volta che vi ho parlato che non si prendeva nessuno. Più polvere si alza e meno ci si vede. Zhang l'altra sera a cena ha detto che non va via e non si prende nessuno". Sul match: "E' difficile, l'unica soluzione è essere l'Inter".

E' una partita secca. Basta l'Inter delle ultime due partite?
"Non è questo il calcolo da fare. Basta metterci sempre tutto quello che abbiamo, quello basta. Nelle ultime partite probabilmente non ci siamo riusciti e di conseguenza noi non è che guardiamo la forza dell'avversario. Noi dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo a disposizione, a volte non ce la facciamo, ci sono delle beghe che ci limitano ma dobbiamo mettercela tutta".

Quanto è importante superare il turno per liberarsi da un certo torpore?
"E' una partita importante e difficile. Vincere ti mette in condizione di giocare una semifinale. Sarà una partita carica di difficoltà, conosciamo la soluzione, essere l'Inter, così passiamo il turno".

Contro la Lazio la miglior Inter della stagione. Cosa ci vuole per ripetere quella sera là?
"Tante cose. A Roma siamo riusciti a fare gol, a creare delle situazioni. Ci vuole un po' tutto. Quando diciamo che bisogna riempire la partita delle qualità che abbiamo detto adesso bisogna poi portare tutto a compimento ogni volta che giochiamo. Se riusciremo a rimetterci tutti questi contenuti è chiaro che è possibile".

Cedric è stato convocato, potremmo vederlo in campo dal 1'?
"Domani è difficile, è una gara complicata e ci vogliono maggiori conoscenze. Però lui ha dimostrato di poter giocare in difesa sia a quattro che a 'tre e mezzo'. Ha una frequenza di passo per cui è difficile saltarlo in uno contro uno e dei buonissimi piedi. Conosce il suo mestiere ed è uno che ci può far comodo, soprattutto in settimane con partite così ravvicinate".

Si è chiesto perché qualcuno ha chiesto di lasciare l'Inter?
"Io sono a contatto coi giocatori e quindi sono quello che ne sa di più. Ma queste sono cose che fanno parte del nostro gruppo e come lei sa bene io non le vado a raccontare fuori le cose che accadono dentro gli spogliatoi e dentro il campo. Su alcuni giocatori si è un po' esagerato. Solo uno: Perisic. Di Vecino non è assolutamente vero. Perisic ha avuto la personalità di dire una cosa che gli sembrava giusta in quel momento, probabilmente è stato tratto un po' in inganno. A lui è venuta questa difficoltà nello scegliere perché gli è stata messa a disposizione una cosa altrettanto importante che lo ha costretto alla tentazione e ci sono cose che possono succedere. Ma già oggi era molto diverso da ieri".

Come sta Perisic e se domani può giocare.
"E' convocato. Se giocherà lo vedremo dalle formazioni ufficiali. Domani la do in ritardo anche a Fabio Pinna. Oggi si sono allenati tutti bene e nello svilupparlo bene mi hanno messo tutti in difficoltà".

Come sta Keita?
"Penso difficilmente recupererà per il Bologna, ma è in via di guarigione".

L'Inter è un club ambito ma in questo momento oltre a Perisic avrebbe chiesto la cessione anche Miranda, così come Candreva. Come si risolvono questi problemi?
"Miranda aveva la possibilità di andare da altre parti perché aveva richieste, ma non mi ha chiesto di andare via. Su Candreva casco dalle nuvole. Lei probabilmente ha un rapporto più diretto di me, ci esce insieme ma io non gli ho mai sentito dire questo. A noi non lo ha mai detto. E' chiaro che sono calciatori che sono stati importanti dentro la passata stagione e quest'anno hanno giocato un po' di meno, quindi possono essere meno contenti. Ma situazioni anche importantissime sono state messe a loro a disposizione, anche a Candreva che ha giocato meno degli altri. L'unico che ha detto questo è Perisic e se uno si mette nei panni del calciatore, per l'età e quello che gli hanno messo a disposizione, può succedere. Ora passa queste due nottate tranquille e poi torna a posto. E' un po' lo stesso discorso vostro: perché avete scritto cinquanta giocatori che arrivano e sapete che non arriveranno? Come mai ci sono tredici giocatori che vanno via in estate? Come dice Eros Ramazzotti: 'E di vita ce n'è ancora'. Che discorso è questo? Noi non abbiamo sentito dire niente ad altri calciatori. Poi è chiaro che nel periodo di mercato ci sono discorsi che vengono fatti. Siamo riusciti a far diventare la partita di calcio in questo periodo qualcosa che fa contorno. Era importante il calciomercato. Eppure si sapeva dall'altra volta che vi ho parlato che non si prendeva nessuno. Però più polvere si alza e meno ci si vede. L'intento è quello lì. Sapevate che non veniva nessuno. Da parte mia è così. Zhang l'altra sera a cena ha detto che non va via e non si prende nessuno. La cena è stata fatta in amicizia per stare insieme e ribadire questo. Non si è parlato d'altro e si è mangiato bene".

Non ritiene eccessive le due giornate date a Politano. San Siro con i tifosi può dare maggiore spinta?
"Mi dispiace molto per Politano perché è un bravo ragazzo, dentro gli spogliatoi era davvero dispiaciuto al massimo, non gli cadevano le lacrime ma era al massimo del dispiacere. La parolina gli è partita. Le regole sono queste. Ma il fallo lo aveva ricevuto. Abbiamo detto di mantenere un profilo corretto e quindi anche stavolta si accettano le due giornate e poi si sta a guardare. Non si farà ricorso. Ci dispiace perché abbiamo altre difficoltà in quel ruolo e l'assenza di Politano peserà. Il pubblico può darci quella spintina che quando sembra che il risultato è consolidato così, attraverso i loro richiami ci sentiamo di fare quel metro in più che fa la differenza".

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti