Il sindaco di Firenze Dario Nardella difende a spada tratta la città dopo le polemiche per i fatti accaduti dentro allo stadio Franchi sabato sera contro l'Inter. "Non mi sono mai tirato indietro ed ho sempre condannato qualunque episodio di violenza perché la violenza non ha colore politico, non ha colore sportivo - ha spiegato il primo cittadino a Lady Radio -. Detto questo aggiungo anche che non se ne può più di questo attacco concentrico alla città di Firenze. Non esiste un caso Firenze. Se ci raccontiamo questa storiella che il problema del calcio in Italia è il problema della nostra città' stiamo raccontando la più grande bufala che io abbia mai sentito nella storia del calcio".
"I problemi nel calcio sono diffusi e riguardano tutti gli stadi e tutte le città in Italia, e tutte le tifoserie - ha concluso Nardella -. Basta con queste analisi di comodo, Firenze non ci sta più".
Firenze e i precedenti - Il video dell'aggressione al tifoso interista nel finale del match è stato acquisito dalla Digos della questura di Firenze, che ha individuato il colpevole, ma è evidente che il problema non è solo dei pochi tifosi che si sono resi protagonisti della vergognosa aggressione perché non è certo la prima volta che dalle tribune del Franchi nascono tensioni. L'ultimo caso in ordine di tempo è quello degli insulti a Luciano Spalletti e del faccia a faccia tra il tecnico del Napoli e un tifoso che ha provato a schiaffeggiarlo, ma prima di lui era toccato anche a Galliani, colpito anche da una monetina, Ancelotti, Allegri, Mazzarri, Sarri, Gasperini, Agnelli e Nedved. Senza dimenticare il caso di Koulibaly, offeso da un tifoso della Fiesole lo scorso anno.
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