Uno spareggio salvezza in pratica, decisamente a sorpresa. Fiorentina e Genoa si giocano la permanenza in Serie A nell'ultimo turno di campionato, sfidandosi al Franchi ma con un orecchio anche a San Siro per capire il destino dell'Empoli. I Viola di Montella possono anche pareggiare, ma la tranquillità non risiede da quelle parti: "Abbiamo lavorato sull'aspetto mentale - ha commentato Montella, che non sarà in panchina per squalifica, in conferenza -, per capire bene cosa sia successo nelle ultime sette partite. Di mezzo si è messo il destino, ma siamo padroni della nostra stagione e può diventare un momento di crescita. Dobbiamo mettere da parte la paura e tirare fuori il coraggio. La squadra avverte il clima teso in città, ma non c'è stata indifferenza e questo è molto importante".
La Fiorentina si ritrova a lottare per la salvezza dopo un campionato che a marzo sembrava già finito tranquillamente: "Sono situazioni in cui sono cascato anch'io, ma credo che la squadra si sia sempre impegnata e non si possa dire nulla ai ragazzi. Anche col Parma abbiamo costruito molto, di sicuro non ci è girato nulla a favore".
Certo le voci di passaggio di proprietà da Della Valle a Commisso non aiuta: "Ci mancava solo questa - ha sbottato Montella -, Commisso mi ha seguito anche quando ero al Milan ma per me sono soltanto voci". La testa è al Genoa: "Non dobbiamo pensare a contenere o gestire, dobbiamo scendere in campo per vincere o al massimo non perdere. Sono carico per questa nuova sfida da allenatore che mi attende, il ritiro l'ho deciso io per tenere il gruppo lontano da voci e rumors. Abbiamo bisogno di grinta e lucidità, l'aspetto tattico conterà solo in parte".
Una parte fondamentale la dovranno fare i tifosi: "Ci aiuteranno, quando c'è armonia con i sostenitori la paura si gestisce più facilmente. L'ambiente darà una grande mano ai ragazzi, dobbiamo fare risultato. Dovremo essere abili a capire velocemente i cambiamenti tattici durante la partita del Genoa, dovremo essere mentalmente al massimo".
Anche la Fiorentina rischia è questo rende la sfida imprevedibile: "Loro hanno giocatori che sanno essere devastanti, ma non è il momento di fare chissà quali analisi sulla stagione. Ci servono concentrazione e adrenalina per la sfida di Firenze, anche se durante tutta la stagione ho avuto la sensazione che avremmo dovuto lottare fino alla fine. Nelle ultime 10 partite abbiamo creato molto, ma facciamo fatica a fare gol. Non esiste la paura, solo la determinazione. Non possiamo gestire la sfida, dobbiamo arrivare a Firenze per vincere".
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