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Finale Coppa Italia, Inzaghi: "Dobbiamo essere squadra"

Le parole del tecnico dell'Inter alla vigilia della finale di Coppa Italia: "Rimango al 100%"

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Il conto alla rovescia per Fiorentina-Inter è ormai agli sgoccioli e Simone Inzaghi non vuole cali di concentrazione in vista del capitolo conclusivo della Coppa Italia 2022/23. Il tecnico dei nerazzurri, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della finale dell'Olimpico ha infatti sottolineato: "Dobbiamo essere squadra con la "s" maiuscola, sarà una partita aperta contro una squadra che nelle ultime 24 gare ne ha perse solo 4". "Specialista di finali? Spero che la fama possa continuare- ha aggiunto Inzaghi- devo ringraziare i ragazzi". E sul futuro è certo: "Rimango al 100%, non mi sono mai sentito un precario".

LA CONFERENZA DI INZAGHI

Il favorito per il titolo
"Chiaramente è una finale, ne ho giocate diverse e delle volte si era favoriti e altri sfavoriti. Domani affrontiamo una squadra in salute, nelle ultime 24 ha perso quattro volte e vinto quasi sempre. Sappiamo cosa troveremo, ci siamo affrontati tanti anni e quest'anno abbiamo vinto e perso. Si sono meritati due finali come noi, sarà aperta ma dobbiamo essere squadra ed essere bravi a reggere la partita. Si vivrà sul momento e sull'episodio, dobbiamo essere bravi a indirizzarla".

Specialista delle finali di Coppa
"Speriamo che questa fama possa continuare perché abbiamo due finali da disputare. Mi fa piacere e spero che la tradizione possa continuare. In questi anni devo solo ringraziare il gruppo, perché ne abbiamo passate. Abbiamo passato momenti meno felici che ogni giorno tra di noi ci ricordiamo. Negli ultimi mesi abbiamo fatto cose importanti, la finale di Coppa Italia non è scontata perché era da tanti anni che non capitava andarci. In campionato siamo stati bravi e manca un passetto. La finale di Champions è inaspettata per la maggioranza, ma noi ci credevamo già dal sorteggio".

Le parole del presidente Mattarella
"Ha fatto un discorso emozionante, ho avuto la fortuna di averlo già incontrato ed è stato un altro incontro emozionante. Ha parlato a entrambe a cuore aperto, ci ha detto che siamo uomini di sport e che dobbiamo dare l'esempio. Noi, protagonisti di certe serate, dobbiamo essere d'esempio".

La cosa più importante per il finale di stagione
"Dobbiamo essere bravi a ragionare partita su partita, ne mancano quattro ma sono una più importante dell'altra. Alleno dei ragazzi che hanno fatto tante finali, domani sarà la 16esima partita in 53 giorni, abbiamo giocato un girone in due mesi. Siamo stati bravi a gestire le forze, c'è dispiacere perché nelle partite finali avrei voluto Skriniar e Mkhitaryan, ma avere defezioni è normale". Vedi anche Handanovic: "Queste ultime partite determineranno la stagione" inter Handanovic: "Queste ultime partite determineranno la stagione"

Sulla fame della Fiorentina
"Li rispettiamo e sappiamo che partita dobbiamo fare e il percorso che ci ha portato qui. In un momento importante della nostra stagione, cercheremo di dare il massimo sapendo che giocano bene. Ma l'Inter vuole la coppa come l'anno scorso".

Il merito di Inzaghi
"Quando si vincono trofei, con la Supercoppa vinta a gennaio, penso che non li vince Inzaghi, Marotta o Handanovic. Vinciamo e perdiamo tutti insieme, siamo stati bravi a stare insieme nei momenti di difficoltà. Non abbiamo mai cercato il colpevole".

Pericolo di pensare al City?
"Assolutamente no, perché sappiamo i sacrifici che abbiamo fatto per giocarci questa finale. Ci sarà impegno folle, ma avremo davanti una squadra che vuole lo stesso trofeo. Dobbiamo gestirla bene".

Su Skriniar
"Negli ultimi giorni non ha lavorato in squadra, sta facendo differenziato e giovedì avrà un consulto. Penso possa essere disponibile per le ultime due gare".

Futuro all'Inter al 100%
"Non mi sono mai sentito un precario, ho lavorato e dato il massimo sempre. Ma noi allenatori siamo giudicati sempre per i risultati che otteniamo".

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