"La tempesta tornerà, dobbiamo tenere la testa alta e la schiena dritta. Thuram sta bene ed è convocato. I gol presi? A volte preferisco vincere 4-3 che 1-0"
di Stefano RonchiDopo le vittorie contro Ajax, Slavia Praga e Union SG, l'Inter ospita a San Siro il Kairat Almaty e va a caccia del poker per provare a prenotare gli ottavi di Champions League. "Ci vuole la massima serietà, il massimo impegno, e serve cercare di essere sempre la migliore versione dell'Inter - ha spiegato Cristian Chivu in vista della sfida contro il club kazako -. Non è mai facile vincere in Champions". "Siamo consapevoli che arriveranno dei momenti in cui saremo di nuovo in una tempesta - ha aggiunto -. Dobbiamo tenere la testa alta e la schiena dritta". Poi sul momento di Lautaro: "Non è un caso, gli ho solo detto che deve imparare a sorridere di più".
LA CONFERENZA DI CHIVU
I rischi della gara, avuto gare facili?
"Io non sto ad ascoltare cosa dicono gli altri. So che ci aspetta una gara importante e non semplice di Champions. Vincere in Champions non è mai scontato, come anche in campionato. In questa competizione ci sono squadre che hanno vinto i rispettivi campionati. Affrontiamo una squadra che ha superato quattro turni preliminari. Ciascuno può dire che le gare sono semplici. Ci vuole la massima serietà, il massimo impegno, e serve cercare di essere sempre la migliore versione dell'Inter. Noi come gruppo, staff, squadra e società non abbiamo mai mancato di rispetto a nessuno. Sappiamo quanto è difficile giocare la Champions"
Dove deve migliorare l'Inter
"Possiamo sempre migliorare, lo sappiamo e lavoriamo per questo. Stiamo cercando di dare continuità ai risultati e di capire che quando si cade bisogna rialzarsi e reagire. Verona? Dopo Napoli non era scontato, abbiamo chiesto una reazione e l'abbiamo ottenuta. Adesso mi aspetto continuità. Siamo consapevoli che arriveranno dei momenti in cui saremo di nuovo in una tempesta. Il calcio è così. Ho a che fare con giocatori responsabili e maturi. Stiamo cercando di costruire un gruppo unito come è sempre stato mantenendo l'umiltà che serve per affrontare a testa alta stagioni piene di insidie"
Pio e Bonny insieme dal 1'?
"La cosa più importante è che ho a disposizione tutti e quattro gli attaccanti. Thuram sta bene, è con noi ed è convocato. Da valutare se giocherà o meno, non serve fretta perché ci è mancato in questo periodo. Chi gioca? Pio e Bonny stanno bene... Io non scelgo mai di risparmiare qualcuno in vista della prossima gara. Io ho 22 giocatori che possono essere titolari come dite voi. Anche chi subentra è importante perché cambia l'inerzia del match. Anche a Verona è andata così. Lautaro non è un caso. Mi basta vedere come lavora. Quando non segna un attaccante, segna un difensore o un centrocampista. Siamo la squadra che segna più di tutti. Subiamo anche più gol? A volte io preferisco vincere 4-3 che 1-0"
Acebi e De Vrij
"Tutti i sei difensori che ho sono bravi. E sono tutti interscambiabili. Per chi ha fatto il centrale, interpretare la difesa a tre è semplice. Sono alti, strutturati e palleggiano bene. A volte qualcuno è più veloce di un altro e influisce sulle scelte che faccio. Ma le mie scelte vanno accettate perché sono per il bene della squadra"
Sulle scelte
"Io mi prendo la responsabilità di tutto quello che faccio, così non lascio responsabilità a nessuno. Non voglio polemiche. Le scelte sono in base a tutto. Si parla di meritocrazia, ma i miei ragazzi han sempre lavorato bene e nessuno si è mai tirato indietro. Certo, con alti e bassi e con qualcuno più arrabbiato perché non ha giocato quanto si aspettava, ma le mie scelte sono ragionate in base al minutaggio e alle dinamiche di spogliatoio per evitare squilibri. Quando abbiamo preso i gol potevamo fare meglio da un punto di vista mentale, non difensivo"
La reazione di Martinez dopo l'incidente
"E' importante averlo con noi e stargli vicino perché sta vivendo un momento difficile. E' una situazione più delicata di quanto si possa pensare. A quanto pare lui non ha colpe, ma una persona non c'è più e questo pesa. Deve accettare che la vita a volte non è come desideriamo e che vanno superati determinati momenti"
Come si aiutano i calciatori a pesare i risultati?
"La prima regola è saper perdere. Se non sai perdere, non sai vincere. Ho a che fare con dei professionisti ambiziosi, ma che rispettano lo stemma che hanno sul petto e non solo il nome che portano sulla maglia. Sappiamo che la perfezione non esiste e che le tempeste arrivano. Bisogna saper rialzarsi quando si cade. Qualcuno fuori magari non riesce ad accettare la sconfitta perché le aspettative sono alte e perché pensano che sia facile vincere considerando anche i guadagni. Questo è il calcio. I giocatori seguono solo quello che han sognato da bambini e vanno presi da esempio"
Sul momento di Lautaro
"Io gli ho chiesto di sorridere. Deve essere felice e avere passione. A volte il fatto di sentirsi leader gli fa avere pensieri negativi. Deve imparare a sorridere un po' di più"
LE PAROLE DI CARLOS AUGUSTO
La gara contro il Kairat
"Sappiamo che in questa Champions bisogna vincere e fare tanti gol per la differenza reti. Non ci sono gare facili, ma giochiamo in casa. Loro vengono per fare una grande prestazione, ma dobbiamo essere concentrati per portare a casa tre punti visto che dopo avremo quattro partite difficili in Champions"
I problemi sulla corsia sinistra col Verona
"E' stato un caso e bisogna dire che anche gli avversari sono stati bravi. Lavoriamo molto sulla fase difensiva e dobbiamo continuare sul nostro cammino"
L'Inter concede meno, ma quando accade subisce il contraccolpo
"Ci sono dei momenti in ogni partita. Vogliamo avere il dominio in tutti i 90', ma bisogna anche saper soffrire. La vittoria di domenica è una di quelle che danno morale alla squadra. Dobbiamo continuare a provare a vincere le competizioni a cui partecipiamo"
Sul ruolo
"Mi sento più integrato nella squadra. Il mister fa le rotazioni e questo aiuta tanto anche chi gioca meno ad avere più fiducia. Lavoriamo molto durante la settimana anche fisicamente. Quando abbiamo l'opportunità di giocare dobbiamo fare del nostro meglio per mettere anche in difficoltà il mister. Abbiamo un grande gruppo. Il ruolo? Mi piace giocare. Terzo o quinto in una squadra come la nostra offensiva non importa. Io sono un terzino, ma cerco di imparare da tutti per fare la prestazione giusta"
Obiettivo Mondiali
"La nazionale è un obiettivo di tutti, soprattutto in un anno con i Mondiali. Io prima di tutto lavoro per aiutare l'Inter a vincere, poi se faccio bene andrò in nazionale. Vanno rispettate le decisioni di Ancelotti. Lavorerò per andare al Mondiale"
Gol presi: differenza tra campionato e Champions
"Il mister ci dice sempre che dobbiamo avere la stessa concentrazione in campionato e Champions. Stiamo andando bene, ma possiamo fare meglio"
Chivu vi ha ridato la motivazione?
"Dopo la fine della scorsa stagione, il mister e lo staff ci hanno dato tanto. E' stato un grande giocatore e sa cosa succede dentro un grande spogliatoio. E' stato utile per riprendere fiducia. Possiamo fare grandi cose, ci ha dato gli stimoli giusti"
Dove migliorare?
"Non si è mai perfetti. Devo lavorare di più e migliorare. Ho dei punti deboli e sono ambizioso. I compagni e lo staff mi aiutano sempre"