TRE SCONFITTE E UN PARI

Premier a pezzi dopo l'andata degli ottavi: la Champions non parla inglese 

Chelsea, Liverpool e Tottenham hanno perso la prima partita dell'eliminazione diretta mentre il City ha pareggiato a Lipsia

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Per molti è l'unica, vera, SuperLega del calcio mondiale. La Premier è quello che era il calcio italiano negli anni '80 e '90. Logico aspettarsi un dominio anche in Europa ma l'andata degli ottavi di Champions League ha detto altro. Chelsea sconfitto a Dortmund dal Borussia, Tottenham costretto a ribaltare il risultato di San Siro, Liverpool umiliato ad Anfield dal Real e Manchester City tornato con un punto da Lipsia.

Nessun dubbio che, anche se per il Liverpool sarebbe un'impresa miracolosa, al ritorno possano passare tutte. Il bilancio fino a ora, però, non può che far riflettere. Qualcuno aveva l'alibi delle assenze a centrocampo, vedi alla voce Tottenham, altri si sono ritrovati a far quadrare una rosa infinita gonfiata ulteriormente dal mercato di gennaio (Chelsea), mentre c'è chi riesce a complicarsi la vita dopo aver macinato gioco e occasioni (City). Difficile, invece, trovare scuse alla stagione fallimentare della squadra di Klopp. 

Un'edizione strana, quella della Champions di quest'anno. Le spagnole se ne sono andate tutte ai gironi, campioni in carica del Real a parte. Il Paris Saint Germain si è ritrovato di fronte il Bayern già agli ottavi e, anche se può ribaltare il risultato al ritorno, ha perso l'andata in casa e, soprattutto, si ritrova con un Neymar a fortissimo rischio dopo il nuovo infortunio alla caviglia. Con l'Eintracht quasi fuori e il Dortmund a giocarsi l'accesso ai quarti a Londra con il Chelsea, soltanto la squadra di Nagelsmann, tra le tedesche, può essere abbastanza ottimista sul suo futuro verso la finale di Istanbul. A questo punto non si può non condividere l'idea di chi pensa che Bayern, City e Real siano le grandi favorite di questa edizione. Con un'outsider che poi tanto outsider non è, se si valuta la personalità e la rosa a disposizione di Spalletti: sette partite, sei vittorie finora, 22 gol fatti e 6 subiti. Il Napoli, a questo punto, potrebbe crederci davvero. 

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