Il difensore ex Roma avverte Lautaro e Thuram: "Abbiamo dettagli per annullare le loro due punte". Dembélé: "Mi gioco un sogno"
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"Ci arriviamo molto bene, rispetto al 2020 è un'altra squadra, un altro gruppo. Più giovane di quella che avevamo prima. Siamo pronti". Lo ha detto il difensore e colonna del Psg Marquinhos, alla vigilia della finale di Champions League contro l'Inter. "Abbiamo lavorato nella fase difensiva, ma abbiamo dettagli per annullare le due punte dell'Inter. Abbiamo studiato ma non posso dire molto. Dobbiamo essere aggressivi, non cambiamo tanto rispetto a quanto fatto nella stagione. L'Inter si appoggerà sulle sue forze e noi sulle nostre", ha aggiunto l'ex romanista.
E ancora: "Ci siamo preparati al meglio per la finale, siamo pronti per qualsiasi cosa dovesse fare l'Inter in campo. Vogliamo portare la coppa a casa, è il trofeo che ci manca. Tutto può succedere ma siamo pronti. Dobbiamo giocare come squadra, daremo il massimo e questo spero ci permetterà di vincere la partita. È il messaggio di Luis Enrique, siamo un gruppo e non un insieme di singoli. Ci piace giocare insieme, ci capiamo e ci divertiamo, questo incide anche sui risultati. Io adoro questa squadra".
E' carico anche Ousmane Dembélé in vista dell'ultimo atto della Champions contro l'Inter. "Come ho detto più volte, sono molto orgoglioso di essere arrivato in finale - ha spiegato in conferenza l'attaccante del Psg -. Abbiamo lavorato sodo, non è stato sempre facile: non siamo partiti bene, ma abbiamo fatto la differenza nella seconda parte dell'annata. Essere qui è eccezionale, è un momento di grande gioia". "Candidato al Pallone d'Oro? Sono ripetitivo, l’importante sono i trofei di squadra che potrei vincere e non su quelli individuali - ha aggiunto -. Ovviamente ci penso, ma attraverso i risultati di squadra. Sono contento del percorso fatto, soprattutto da gennaio in poi: c’è stato un cambio di mentalità".
"Bisogna restare freddi, chiaramente c'è tanto entusiasmo e noi siamo entusiasti, però bisogna rimanere tranquilli, seri, sereni, anche se col sorriso stampato in viso - ha continuato parlando della sfida contro l'Inter -. Dovremo gestire le emozioni, sarà una chiave della partita. Ora mi gioco un sogno, non vedo l'ora". "Pavard è molto intelligente, difficile da superare: spero di batterlo, ma sono contento di trovarlo da avversario in finale di Champions League - ha aggiunto -. L'Inter è una grandissima squadra, che merita ampiamente la finale. Giocano insieme da 4-5 anni, sono molto fisici e sanno sia difendere sia attaccare. Sanno gestire il possesso palla, sanno mettere in difficoltà gli avversari. Dovremo essere concentrati dal primo all'ultimo minuto, altrimenti possono farci male". "Più facile senza Mbappé? No, me lo chiedete spesso: non so cosa sarebbe successo se Kylian fosse rimasto. Lui aveva un sogno, di giocare nel Real Madrid: lui è andato, ma il PSG va avanti - ha concluso l'attaccante -. C'è un prima, un durante e un dopo Mbappè: ora ci concentriamo su cosa fare".
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