VERSO BAYER LEVERKUSEN-JUVENTUS

Juventus, Sarri: "Lavoriamo per essere sempre padroni della partita"

Il tecnico alla vigilia del match di Champions con il Leverkusen: "Pjanic gioca sicuramente, Rabiot farà uno spezzone. Bonucci? Dipende dalle condizioni"

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Alla viglia del match di Champions con il Bayer, Maurizio Sarri detta la linea della Juve: "Vogliamo tentare di essere sempre e comunque padroni della partita - commenta il tecnico -. Sono cose che presuppongono un cambio di mentalità e quindi non sono automatiche né di breve periodo". Sulla formazione: "De Ligt dovrebbe rientrare in gruppo giovedì. Pjanic giocherà sicuramente, Rabiot farà uno spezzone. Bonucci? Vedremo domani le condizioni del ragazzo".

LE PAROLE DI SARRI
La squadra deve fidarsi di più dell'allenatore? 

"Nella domanda c'è un attacco alla professionalità dei miei ragazzi, che è di livello altissimo. Forse volevi dire un'altra cosa, loro danno collaborazione piena; poi a volte riusciamo a fare quello che vogliamo e a volte no. Più spesso non ci riusciamo. Se parli solo di rendimento e non di atteggiamento dei ragazzi, lo accetto e basta".

Su Bernardeschi interno.
"Può esserlo, anche se poi togliendolo dal ruolo che ha fatto ultimamente, senza Ramsey e Douglas Costa, non so quante soluzioni potrei avere. Vediamo un attimo domani, abbiamo provato dei giocatori in ruoli diversi in questi giorni. Chiaramente abbiamo dentro due centrocampisti di ruolo, che sono due sinistri anche se Rabiot in pre-season ha dimostrato di trovarsi a suo agio anche sulla destra. Vediamo un po'. L'unica incognita è se Adrien sia in grado di reggere 90 minuti dopo un periodo di inattività".

Può essere l'occasione giusta per fare scattare la scintilla?
"La scintilla dipende da tanti fattori. Anzitutto dobbiamo metterci del nostro nel trovare gusto in certi momenti della partita nel palleggio e nel possesso palla. Vanno fatti alla giusta velocità, altrimenti diventano sterili e quindi dobbiamo trovare il gusto di farli a grandissima velocità, senza arretrare dopo aver segnato. Vogliamo tentare di essere sempre e comunque padroni della partita. Vi sto dicendo tutte cose che presuppongono un cambio di mentalità e quindi non sono automatiche né di breve periodo. In certi momenti si vedono: nel primo tempo di Roma mi riconoscevo molto nella squadra, per esempio".

Guardiola ha detto che il City non è al livello di Juve, Barcellona o Real Madrid.
"Boh. Forse sono peggiorati molto rispetto all'anno scorso, quando mi sembravano la miglior squadra d'Europa, nettamente. Poi in Champions si può incappare nella partita sbagliata, ma quello che ho visto fare al City l'anno scorso, l'ho viste fare raramente a qualcuno negli ultimi anni".

Sugli stimoli per la gara col Bayer.
"La prima volta che sono stato contattato dai vertici ho chiesto come mai avessero fatto tre punti nelle ultime partite di campionato e ho detto che sarebbe stato un brutto segnale di mentalità giustificarsi col campionato già vinto. Noi abbiamo il privilegio e l'onore di giocare in Champions, va onorata sempre. Mi aspetto una partita seria, la capacità di andare a fare una partita di altissimo livello senza un obiettivo apparentemente immediato. Dico apparentemente perché poi in realtà gli obiettivi ci sono sempre. Chiedo una prestazione, poi il risultato può venire o non venire, senza inficiarla".

Su Rabiot.
"Viene da un infortunio, ha avuto bisogno di un po' di tempo, poi è stato fermo per infortunio e ha ricominciato da 3-4 allenamenti. Non è stato bocciato, anzi: ci facciamo grandissimo affidamento, perché le potenzialità sono tantissime. Deve solo ritrovare condizione fisica. Domani farà sicuramente uno spezzone di partita, non so quanto lungo, a seconda di quanto gli consentirà la situazione attuale".

Sulla striscia positiva in corso di 21 partite in Europa: quale ricorda con più piacere?
"Mi sembra di aver letto da qualche parte che la striscia più lunga di un allenatore in Europa sia 22. E quindi se domani non fanno risultato li ammazzo (ride, ndr). Chiaramente la partita che ricordo più volentieri è la finale (d'Europa League, ndr), ti porta a vincere un trofeo europeo. È sicuramente quella, poi spero che la striscia sia talmente lunga da portarmi a disputarne un'altra ancora più importante, ma per ora è sicuramente quella".

Sul possibile tridente pesante (Ronaldo, Dybala e Higuain).
"È un esperimento in parte, perché in parte lo abbiamo già visto. Io so che per un lungo periodo, all'interno di una partita, non ce lo possiamo permettere. Vediamo domani, sono tre ragazzi che stanno giocando molto, vediamo se qualcuno ha bisogno di recuperare, se è il caso di alternarli per arrivare meglio alla partita di sabato, se per fare risultato domani sarà il caso di farli giocare insieme a lungo. Questo ce lo dirà la partita e ce lo diranno le condizioni degli altri".

Matuidi è diffidato: influirà sulle sue scelte?
"È vero, ma giocatori di questo livello, anche con una sanzione addosso, devono avere la maturità per poter giocare. È qualcosa di cui tenere conto, ma da cui non farci condizionare più di tanto".

Sulla formazione.
"De Ligt dovrebbe rientrare in gruppo giovedì. Rabiot regista? Giocherà sicuramente Pjanic che è squalificato in campionato. A centrocampo non siamo molti, quindi c'è la possibilità che giochi. Vedremo quanti minuti Cuadrado lo metteremo in campo, ha provato due ruoli e vedremo dove giocherà. Per Bonucci vedremo domani le condizioni del ragazzo".

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