Mason Mount, ai canali ufficiali del Chelsea, ha commentato il discusso episodio del rigore e dell'espulsione di Tomori. "Ovviamente è un mio compagno, conosco Fik da molto tempo ed ero affranto per lui in quella situazione, ero dispiaciuto per lui. Non credo ci fosse l'espulsione. C'era il rigore? Forse sì - ha confessato l'attaccante inglese -. Sono un giocatore onesto: volevo provare a segnare e lui mi ha tirato un po' indietro, ma mi dispiace per lui per quella decisione. È dura. L'ho sentito che cercava di tirarmi indietro, ma stavo correndo verso la porta, quindi non sarei caduto e mi sentivo come se potessi ancora avere l'opportunità di segnare. Quindi sono andato avanti, non ho segnato e poi ovviamente l'arbitro ha fischiato e ha dato subito il rigore. Sono rimasto un po' sorpreso in quel momento perché l'avevo superato e ho provato a segnare. È stato difficile vederlo espulso".
La decisione dell'arbitro Siebert ha rovinato una bella serata di calcio e lasciato l'amaro in bocca a Stefano Pioli e all'intero popolo rossonero. Le dichiarazioni post partita di Mount non fanno che confermare i dubbi per la decisione del direttore di gara tedesco. "Vuoi sempre giocare 11 contro 11 quando ci sono queste partite, quindi forse ha rovinato un po' il gioco - ha aggiunto l'attaccante del Chelsea -. È stato importante per noi e ovviamente volevamo vincere la partita, cosa che abbiamo fatto, ma mi spiace molto per Tomori".
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