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LA FINALE

Champions League: l'Inter a caccia del quarto sigillo contro Donnarumma e il Psg

I nerazzurri sognano in grande e, questa volta, non si sentono sfavoriti. Di fronte il Psg degli ex "italiani" per la prima coppa dalle grandi orecchie

31 Mag 2025 - 08:37
 © Getty Images

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Sarà una finale tutt'altro che banale quella di Monaco di Baviera, che opporrà due squadre dal cammino completamente diverso. Inter e Psg hanno eliminato le big d'Europa per guadagnarsela, ma i francesi sono arrivati dai playoff mentre i nerazzurri hanno vissuto una coppa d'alta classifica. Ci si gioca tutto in Germania, con Lautaro che vuole riscattare il ko di due anni fa e i dubbi sul futuro di Inzaghi. Donnarumma e il Psg, invece, sognano la prima Champions. 

Ci si gioca la storia a Monaco di Baviera, con l'Allianz Arena che ospiterà una finale dal tenore decisamente diverso da quella persa due anni fa dall'Inter. Forti proprio di quell'esperienza negativa contro il Manchester City, con la sconfitta e il gol di Rodri dopo una partita di altissimo profilo, i nerazzurri questa volta non si sentono sfavoriti. Il loro cammino in Champions League, d'altronde, è stato esaltante. Nella top-4 della League Phase sin dalle primissime giornate, l'Inter ha chiuso quarta con una sola rete subita e un solo ko (Leverkusen, al 90'), salvo poi eliminare il Feyenoord negli ottavi e le big d'Europa: Bayern e Barça, con gli urli di Acerbi e Frattesi. Ci sono stati i (forti) dubbi sulla permanenza di Simone Inzaghi ad animare la vigilia e i giorni precedenti alla finalissima ma questo, paradossalmente, potrebbe aver tolto pressione a una squadra che sente di essere di fronte all'occasione della vita. La seconda finale in tre anni, per alcuni veterani dell'Inter (da Acerbi a Mkhitaryan), ha il sapore di una "last dance" da cogliere a tutti i costi: "Non dev'essere un'ossessione, ma un sogno" ci ha tenuto a ribadire Inzaghi, con parole di mourinhiana memoria, ma l'Inter lo vuole eccome questo trofeo e si giocherà ogni singola goccia d'energia. Spazio ai titolarissimi e senza dubbi di sorta. Una formazione che, ironicamente, è stata schierata solo tre volte per gli infortuni a pioggia di una stagione da 59 gare e (per ora) nessun titolo, con l'eliminazione nelle semifinali di Coppa Italia e lo scudetto sfumato per un solo punto e qualche pari di troppo. In porta ci sarà Yann Sommer, davanti a lui il terzetto con Pavard e Bastoni ai lati di Acerbi, Dumfries-Dimarco esterni, Thuram-Lautaro davanti e il trio delle meraviglie: Calhanoglu regista, Barella e Mkhitaryan mezzali, con l'armeno che era infortunato a Istanbul e vuole la sua rivincita.

Ha grandissime motivazioni anche il Psg che, sin qui, ha sempre visto sfuggire la Champions League nonostante dei super-team milionari e i mille campioni in rosa. Ciò che era sfuggito con Messi, Neymar e Mbappé e con la finale persa da Tuchel, paradossalmente rischia di essere ottenuto da una squadra che ha puntato tantissimo sui giovani e ha perso la stella della Francia a parametro zero, con annesso contenzioso legale su bonus e stipendi arretrati. Il Psg di Luis Enrique è stato una macchina perfetta nel gioco e nei volti a sorpresa, da Doué a Barcola passando per un rinato Dembelé da 33 reti stagionali. Il vero leader si chiama però Gigio Donnarumma, volto di una Champions che ha visto i francesi toccare il fondo e risalire. Fino alla 5a giornata della League Phase, il Psg era in 25a posizione e fuori da tutto: ha poi sconfitto il Manchester City e ha disputato i playoff, seppellendo di gol il Brest per regalarsi una Champions dalle tinte inglesi. Eliminato il Liverpool negli ottavi, con Donnarumma eroico ad Anfield, sono state poi sconfitte Aston Villa e Arsenal per regalarsi la finalissima. Anche Luis Enrique ha sciolto l'unico dubbio che aveva caratterizzato la sua vigilia, dopo l'assenza di Kvaratskhelia in Coupe de France. L'ex Napoli ci sarà ed è candidato a guidare il tridente, con Barcola a destra (e non Doué) e Dembelé falso nueve. In difesa l'ex Hakimi e Nuno Mendes come esterni, Marquinhos-Pacho centrali davanti a Donnarumma, mediana di qualità con Joao Neves regista e il duo Vitinha-Fabian Ruiz mezzali. Luis Enrique vuole il secondo Triplete della sua storia, dopo quello col Barça: a dieci anni dalla finale vinta contro la Juventus, può battere un'altra italiana e può entrare nella storia del Psg con la prima Champions League. I francesi hanno dimostrato di non aver perso intensità, nonostante la Ligue 1 sia stata vinta quasi due mesi fa, e vogliono eguagliare il Marsiglia regalando la seconda Champions alla Francia. L'Inter, invece, insegue la quarta. Appuntamento alle 21, anche in chiaro su Tv8, per vedere chi la spunterà. 

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