VERSO REAL MADRID-CHELSEA

Real Madrid, Ancelotti: "Vogliamo un'altra notte magica al Bernabeu"

Il tecnico parla alla vigilia dell'andata dei quarti di Champions League contro il Chelsea: "Milan? Speriamo di incontrarci a Istanbul". Lampard: "Per l'impresa come nel 2012"

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Carlo Ancelotti è pronto ad affrontare il Chelsea nell'andata dei quarti di Champions League: "La partita di domani non è decisiva, ma può darci il vantaggio per gestire al meglio la gara di ritorno - ha detto in conferenza il tecnico del Real Madrid -. Siamo entusiasti, vogliamo un'altra notte magica al Bernabéu". Inevitabile tornare a parlare di una possibile finale contro il Milan: "Io e Paolo Maldini non abbiamo un buon ricordo di Istanbul. A lui voglio tutto il bene del mondo, è stato mio capitano e compagno,e se ci potessimo vedere il giorno del mio compleanno (che è lo stesso della finale, ndr), sarebbe molto bello".

"Loro hanno un top team, ma ora non si stanno divertendo, ma forse proprio per questo la loro motivazione domani può portarli a dare il massimo. Sono triste per il loro momento, ovviamente, perché nei due anni che sono stato li' mi sono divertito molto, ho dei ricordi fantastici. Sono un tifoso del Chelsea. Se ci ritorno io? No, spero che Lampard faccia un ottimo lavoro con loro. E' stato un grande calciatore, ha molta esperienza internazionale e può fare molto bene anche da tecnico", ha aggiunto parlando del Chelsea.

Sulla sfida: "L'anno scorso abbiamo sofferto molto. In queste partite c'è grande motivazione, hanno una rosa di altissimo livello. Cercheremo di difenderci bene e attaccare come abbiamo fatto contro il Barcellona. E' una sfida da 180 minuti, non è decisiva, bisogna gestire la partita'". Su Valverde dopo la lite con Buena: "L'ho visto bene, è motivato e si è allenato bene. Ha qualità umane speciali. Non voglio commentare quello che è successo".

LAMPARD: "PER L'IMPRESA COME NEL 2012"
Perché non ripetere, da allenatore, il 'miracolo' calcistico che gli è già riuscito, nel 2012, da calciatore? Undici anni dopo se lo chiede Frankie Lampard, che ha appena preso il posto dell'esonerato Graham Potter sulla panchina del Chelsea. Una situazione che gli ricorda quella di quando giocava e Roberto Di Matto divenne a marzo il nuovo manager dei Blues, al posto del portoghese Andre' Villas Boas. Così arrivarono le rimonte contro Napoli e Barcellona (in semifinale) nella Champions e poi l'incredibile vittoria ai rigori nella finale di Monaco di Baviera che il Bayern aveva la fortuna di poter giocare in casa e, invece, perse. Allora perché non sperare che, a cominciare dalla doppia sfida nei quarti contro il Real Madrid campione in carica (anche il Barça, all'epoca, lo era), il miracolo si ripeta? "C'è molto da fare, ma non si sa mai - le parole di Lampard alla vigilia dell'andata contro 'le merengues' di Carlo Ancelotti -. Mi ricordo che parcheggiammo il bus della squadra al Camp Nou e tra di noi ci dicemmo che saremmo andati a combattere per le nostre vite. Tenemmo duro e l'impresa ci riusci'".

Il segreto fu che "avevamo un grande desiderio, altrettanto carattere e un livello alto di talento in un gruppo che ha lottato per anni per vincere una Champions League e, alla fine, ci è riuscito. Il concetto vale anche oggi - aggiunge -: una squadra e un gruppo attraverseranno sempre momenti difficili per arrivare a diventare grandi". Per cercare di fare risultato al Bernabeu, Lampard punta su Sterling, che ha faticato molto da quando si è trasferito dal Manchester City lo scorso anno, segnando finora solo 7 reti con la maglia del Chelsea. "È stato uno dei migliori esterni del mondo per molto tempo - dice -, a volte, forse secondo l'opinione di alcune persone, il migliore. Non ricordo quante volte ho detto a giovani attaccanti esterni 'guarda Raheem Sterling e scopri perché segna 20 gol a stagione'. Penso che sia un grande giocatore, e conto su di lui".

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