Una cavalcata trionfale praticamente senza intoppi, a parte le sconfitte contro Liverpool e Manchester United. Il City ha travolto ogni ostacolo che si è trovato davanti, riuscendo a coniugare alla perfezione bel gioco e risultati. Una macchina quasi perfetta quella allestita da Guardiola, un'autentica delizia per gli occhi per i tifosi di casa e per gli amanti del calcio. Risultati e record sono stati la logica conseguenza di un lavoro finalizzato al successo attraverso il gioco, come è sempre stato nella filosofia dell'allenatore catalano. Per quattro mesi il suo City non ha fatto che vincere (18 successi di fila, dal 26 agosto al 27 dicembre 2017, nuovo primato) e, una volta conquistato il titolo con ben 5 turni di anticipo, non ha smesso di proporre gioco e fare punti.

I tre record stabiliti dopo la vittoria contro il Brighton sono il giusto riconoscimento per la squadra che ha giocato il miglior calcio d'Europa. Primati incredibili strappati a due allenatori italiani e al 'nemico' José Mourinho. Solo l'anno scorso, infatti, il Chelsea di Conte aveva collezionato 30 vittorie (31 il nuovo record), mentre il precedente primato di punti (95) era nelle mani dello Special One (Chelsea 2004-2005) e quello dei gol realizzati (103) apparteneva al Chelsea di Ancelotti (2009-2010).

Pep è uomo che guarda i record con relativo distacco, ma i 100 punti sono davvero lì a un passo e il traguardo lo stuzzica. "Ora vogliamo i 100 punti per finire questa stagione quasi perfetta in Premier League - ha detto dopo il successo contro il Brighton - Si parla di storia e di scrivere una nuova pagina". Nel mirino anche il nuovo primato della miglior differenza reti: +71 il Chelsea 2009-2010 contro i +78 del City. L'ennesimo record che cadrà in casa dei Saints....