Panathinaikos, via Stramaccioni

Decisione presa non solo per i risultati, ma anche per il clima ostile creato dai tifosi. Ed era senza stipendio da 4 mesi

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Andrea Stramaccioni non è più l'allenatore del Panathinaikos. Finisce così dopo 13 mesi l'avventura in Grecia dell'ex allenatore dell'Inter. Il comunicato ufficiale ha spiegato i motivi dell'addio: "Una serie di fattori esterni negativi ha portato a questa situazione. Dopo una lunga conversazione col presidente Alafouzos, Stramaccioni - per proteggere il gruppo da pericolosi sviluppi che non sono direttamente correlati con il calcio - si è dimesso".

Un mese intero senza vincere. Sei match a novembre, con due pareggi e quattro sconfitte, l'ultima mercoledì contro l'OFI Creta in coppa di Grecia. Il Panathinaikos è attualmente terzo in campionato, a sette lunghezze di distanza dall'Olympiacos capolista, e già eliminato in Europa League, con un punto in cinque partite. Eppure, come si evince dal comunicato diramato dal club, dietro all'addio di Stramaccioni non ci sono motivazioni esclusivamente calcistiche.

Il presidente Alafouzos ha provato in tutti i modi a convincere Stramaccioni a restare, ma dopo una lunga riunione i due si sono accordati per una risoluzione di contratto. Come si legge nel comunicato, una decisione presa "Per proteggere il gruppo da pericolosi sviluppi che non sono direttamente correlati con il calcio". Un messaggio che non nasconde le ingerenze del tifo violento che ha spinto con forza verso questo addio. E c'è di più: gli ultras vorrebbero le dimissioni anche del presidente. Il clima in Grecia, insomma, come constatato anche nelle ultime settimane con la sospensione del campionato in seguito ad un'incredibile escalation di violenze, non è dei migliori.

E c'è di più: Stramaccioni e il suo staff non ricevevano lo stipendio da 4 mesi. Un altro aspetto che ha convinto l'ex tecnico nerazzurro a porre fine alla propria avventura ad Atene. Al posto di Stramaccioni il Panathinaikos dovrebbe essere affidato a Marinos Ouzounidis.

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