Il Barcellona lo scarica, Malcom reagisce: "Io resto qua". Inter e due inglesi alla finestra

Il brasiliano in blaugrana fatica a trovare spazio, è sfida tra i nerazzurri, l'Arsenal e il Tottenham

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Cento giorni e 25 minuti dopo, Malcom ha una sola ragione per non essere pentito della scelta che ha fatto: la busta paga che anche questo mese gli è stata regolarmente bonificata dal Barcellona. Per il resto, meglio lasciar perdere. La professione di calciatore si estrinseca solamente nei giorni feriali, quelli degli allenamenti. Ma in partite ufficiali il suo contributo alla maglia blaugrana è consistito in 6 minuti contro il Valladolid il 25 agosto e 19 contro il Leganès il 26 settembre. Appunto: in 100 giorni di permanenza in Catalogna, solo 25 minuti giocati sui 1260 disputati in totale dalla squadra. 
Eppure in estate sembrava che nessuno potesse vivere senza Malcom. Reduce da una meravigliosa stagione disputata con il Bordeaux, era stato oggetto di una lunghissima ed estenuante trattativa con l'Inter, che lo voleva fortemente ma non se la sentiva di inserire l'obbligo di riscatto nell'affare. Poi è stata la volta della Roma ed era tutto fatto: addirittura il club giallorosso aveva un autista all'aeroporto per aspettare il suo arrivo per le visite mediche. Ma su quell'aereo, Malcom non è mai salito perché nel frattempo il Barcellona ha bloccato tutto trovando l'accordo con il Bordeaux per 41 milioni di euro più bonus. Stipendio più alto rispetto a quello che era stato offerto dalla Roma: 2,5 milioni netti per 5 anni. Ma qui la storia presenta un buco, nel senso che da allora Malcom è praticamente sparito dall'universo calcistico. 
L'allenatore blaugrana, Ernesto Valverde, ha messo subito in chiaro che non si trattava di un giocatore voluto da lui, ma di un'idea del club. Un infortunio del 14 settembre ha agevolato il lavoro a Valverde, lasciandolo fuori per una settimana intera, mentre non è stato un aiuto la convocazione del 21 settembre per le amichevoli della Nazionale brasiliana. Recentemente è stato convocato per le partite contro Inter e Barcellona, ma senza essere impiegato. E' ormai chiaro che il suo destino è quello di lasciare Barcellona a gennaio. Il Barcellona lo ha praticamente ufficializzato. Si tratta solo di capire quale possa essere la destinazione. L'Inter, che non lo ha mai dimenticato, è tornata a farsi viva per un possibile prestito con diritto di riscatto, che però potrebbe concretizzarsi solamente la prossima estate avendo già tesserato Lautaro Martinez e Keita quest'anno. L'operazione andrebbe impostata a gennaio e chiusa a giugno. Complicato, ma possibile. Ma il problema potrebbe essere la concorerenza: il ragazzo ha estimatori anche in Inghilterra, con Tottenham e Arsenal che possono permettersi di ridare al Barça i soldi spesi già a gennaio. Sono giorni di riflessione per il club e per il giocatore, che ha voce in capitolo e deve dare un'indicazione delle sue ambizioni. Comunque vada potrebbe essere un bel colpo per chi ci crede. 
Fin qui la situazione di mercato e i fatti. Ma poi c'è anche quello che Malcom "deve" dire, non necessariamente quello che pensa nel fondo dell'anima. E' stato lui stesso a scrivere su Instagram Stories il suo punto di vista: "Voglio chiarire che sono venuto al Barcellona con molti obiettivi e chi mi conosce sa che io sono una persona molto determinata. Sono molto felice di come la mia carriera si sta sviluppando e so che ogni giorno che passa i miei sogni e i miei obiettivi stanno sempre più trasfornandosi in realtà. Anche la mia famiglia si è adattata molto bene alla città. Quindi, continuerò a lottare per tutto quello che desidero nella mia carriera". Al momento le possibilità sono state poche, da qui a gennaio succederà forse qualcosa che sposta la lancetta da una parte o dall'altra. 

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