Fair Play Finanziario, il Tas dà ragione al Psg contro la Uefa

Neymar e Mbappé salvi: non si possono riaprire le indagini

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Il Tas ha dato ragione al Psg nella disputa con la Uefa sul fair play finanziario, annullando la decisione dell'organismo del calcio europeo di riesaminare le finanze del club parigino. L'organo di controllo finanziario della Uefa aveva deciso, a settembre, di riaprire il dossier Psg chiuso a giugno e con al centro le spese dell'estate 2017 (più di 400 milioni spesi per Neymar e Mbappé). Il Psg aveva presentato ricorso al Tas che ha annullato il riesame, spiegando di ritenere la procedura di giugno "conclusa e definitiva".

Il 13 giugno 2018 la Camera di Investigazione CFCB UEFA aveva chiuso l'indagine aperta contro il Psg sui conti del triennio 2015-2016-2017 senza procedere ad alcuna sanzione. Tuttavia, il 22 giugno successivo, il Presidente della UEFA CFCB aveva ordinato alla Camera Arbitrale di rivedere la decisione presa dalla Camera di Investigazione. Il 19 settembre successivo la Camera Arbitrale ha annunciato la volontà di rinviare il caso alla Camera di Investigazione CFCB per ulteriori indagini. Nuove indagini che, tuttavia, non ci saranno. Il 3 ottobre 2018, Paris Saint-Germain aveva presentato ricorso al Tas, sulla base del fatto che la richiesta fosse avvenuta al di fuori del periodo consentito dei 10 giorni dopo la prima decisione. Un ricorso accolto dal Tribunale Arbitrale dello Sport proprio perché la pratica è stata inoltrata oltre il tempo limite consentito.

Il Paris Saint-Germain prende atto della decisione del Tribunale arbitrale dello sport di Losanna (TAS) rilasciata oggi a suo favore.

Questa decisione invalida il rinvio del suo fascicolo dalla Camera Arbitrale alla Camera di Investigazione. La decisione fa seguito al ricorso fatto dal club parigino il 3 ottobre presso il TAS.

La decisione presa dalla Camera di Investigazione il 13 giugno 2018 è stata confermata. Il Parigi Saint-Germain intende ora perseguire con calma nel suo sviluppo.

Il club sostiene di aver sempre seguito le regole e ha sempre cercato di rispondere con calma e trasparenza alle ripetute richieste della UEFA e della Ccamera investigativa dell'ente di controllo finanziario dei club, sia formalmente che nella sostanza".

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