Chelsea, Sarri: "Il calcio inglese mi arrapa e che botte di adrenalina"

"Adattarsi qui non è semplice, ma al momento non intendo tornare in Italia"

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Maurizio Sarri ha conquistato l'accesso alla sua prima finale internazionale, portando il Chelsea a Baku dove si giocherà l'Europa League nel derby contro l'Arsenal. E adesso di rimpianti non c'è più nemmeno l'ombra. "Adattarsi qui non è semplice, è un mondo diverso e devi mollare qualcosa. Giocare così tante partite mi dispiace, ma mi arrapa anche, ho soddisfazione e una bella botta di adrenalina. Gli inglesi sono tutti così: giocando così tanto che se hanno una settimana intera di riposo arrivano addirittura peggio alle partite. Non è più un calcio così diverso dal nostro, ci sono tanti allenatori da tutta Europa, e c'è un gioco più evoluto con però intensità e ritmi del vecchio calcio inglese", ha detto. Insomma, poche possibilità di rivederlo in Italia: "Non lo so, al momento no".

C'è qualcosa, però, che ancora non funziona come vorrebbe: "Qui non ho potuto finora lavorare sulla linea difensiva quanto avrei voluto, anche nel gol preso contro l'Eintracht si è visto: con il lavoro era evitabile. Ci sono tanti giocatori fortissimi a livello individuale in questo campionato, ma sono portatori di palla e ci vuole tempo per innescare la mentalità offensiva di trasmetterla in modo veloce. Non si può replicare situazioni passate, mi diventa difficile e forse poco produttivo visto alcuni giocatori", ha ammesso.

Sulle due finali tutte inglesi: "Noi per arrivare in finale di Coppa di Lega inglese abbiamo dovuto eliminare le due finaliste di Champions e in finale abbiamo trovato il ManCity... Questo dà un'idea del livello del calcio inglese, e sono convinto che togliendo una delle due coppe nazionali sarebbero ancora più competitivi: così si rischia a volte di arrivare senza benzina".

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