Il tecnico blaugrana: "Con Messi è tutto ok. L'addio di Zubizarreta? E' una notizia triste, che mi debilita"
Finito nel mirino della critica dopo il k.o. con la Real Sociedad e le presunte frizioni con Messi, Luis Enrique getta acqua sul fuoco alla vigilia del match con l'Elche, andata degli ottavi di finale di Coppa del Re. "La conferma in panchina dipende sempre dai risultati - dice il tecnico del Barcellona -, ma non ho ricevuto alcun ultimatum dalla società. Messi? E' il miglior giocatore al mondo, il rapporto col gruppo non è cambiato".
Luis Enrique smentisce dunque seccamente quanto filtrato negli ultimi giorni. "Un allenatore dipende sempre dai risultati, è la prima cosa che ci insegnano. Mi sento sostenuto dal club e dai giocatori, su questo non c'è dubbio. Non ho ricevuto alcun ultimatum dalla società, con cui ho un buon rapporto a partire dal presidente".
Il tecnico è però dispiaciuto per l'addio di Zubizarreta, l'ormai ex d.s. blaugrana licenziato due giorni fa. "Per me è stato un giorno triste, perché lui mi ha portato al Barcellona e con lui ho lavorato anche in passato. E' una persona leale e onesta. Poteva darmi una mano, il suo addio mi debilita". Per quanto riguarda il rapporto con Messi, Luis Enrique allontana ogni malumore: "Ho parlato con lui, con tutti i giocatori e con tutti i membri del club. Il rapporto è lo stesso da inizio stagione e non è cambiato. Leo è il miglior giocatore del mondo, non ha senso aggiungere altro. Era arrabbiato per la panchina con la Real Sociedad? Io non do informazioni sulle cose che avvengono nello spogliatoio. Non devo confermare né smentire niente".
In ogni caso, al di là delle certezze di Luis Enrique, l'imminente futuro del tecnico passerà inevitabilmente dalle prossime gare. Giovedì c'è l'Elche in Coppa del Re, mentre domenica al Camp Nou arriva l'Atletico Madrid: "Nonostante tutto quello che ci circonda, la situazione è molto buona. Ho fiducia e sono motivato a lavorare, abbiamo un obiettivo prioritario che è quello di vincere dei titoli".