Da qualche stagione si alterna a Skorupski tra i pali del Bologna: e ora che il polacco non c'è, è lui a decidere la semifinale di Supercoppa
di Alessandro FranchettiE' un secondo che secondo non è mai stato, perché sono anni, ormai, che a Bologna c'è questa buona abitudine di alternare i due portieri. Così, se Skorupski è il titolare per eccellenza, Federico Ravaglia, protagonista assoluto della vittoria rossoblù ai rigori nella finale di Supercoppa italiana contro l'Inter, non può essere considerato solamente una riserva. Tanto che, prima Thiago Motta e poi Vincenzo Italiano, continuano ad affidarsi a lui "a targhe alterne" con zero preoccupazioni.
Già, perché Federico Ravaglia, classe 1999, bolognese doc, i galloni se li è conquistati sul campo. Concreto, affatto plateale o appariscente, è più che discreto in tutti i fondamentali e, lo scopriamo forse stasera, micidiale sui rigori. Per informazioni chiedere a Bastoni e Bonny, cui il portierone (è alto 1,99) ha respinto i tiri dal dischetto (di Barella l'altro errore dei nerazzurri, ndr). Nato l'11 novembre 1999, scorpione come i giocatori, centrocampisti o attaccanti, che Liedholm considerava di talento, si è fatto le ossa in giro per l'Italia, dal Südtirol al Gubbio al Frosinone e alla Reggina, prima di arrivare al Bologna.
"E' un'emozione indescrivibile - ha detto ai nostri microfoni al termine della partita -, sono contento perché siamo arrivati qua per onorare la competizione fino in fondo. Siamo stati bravi, poi i rigori sono una lotteria. Adesso ricarichiamo le pile, che lunedì ci aspetta una gara importante. Siamo qui per fare la storia del Bologna, affronteremo la finale (contro il Napoli, ndr) con la massima voglia di portare a casa la coppa".
La storia, certo, di cui fa parte anche lui dopo la Coppa Italia conquistata contro il Milan lo scorso maggio. Il tutto in una stagione in cui aveva messo assieme 12 apparizioni con quattro clean sheet che hanno convinto la società a prolungargli il contratto fino al 30 giugno 2028. In questa stagione, complice anche l'infortunio di Skorupski, le presenze stanno aumentando: coppe a parte, siamo a 5 in campionato con due clean sheet e una ventina di parate per una percentuale di interventi riusciti del 78%.
Una percentuale che, questa sera, si è certamente alzata, prima con l'intervento miracoloso sul sinistro al volo di Dimarco e poi... beh, poi con quei rigori che valgono una finale.