"Mihajlovic in panchina? Non sarà un episodio isolato"

Il primario di Ematologia del Sant'Orsola: "Ci saranno altri momenti in cui questo non sarà possibile"

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Sinisa Mihajlovic ha stupito ancora una volta il mondo intero presentandosi a Verona dopo 40 giorni di ricovero in ospedale per combattere la leucemia. L'allenatore serbo ha guidato il Bologna dalla panchina. E potrebbe accadere altre volte come spiega il primario di Ematologia del Sant'Orsola, dove si sta curando il tecnico rossoblù. 

"Devo dare merito al paziente, che ancora una volta è stato scrupoloso e si è attenuto perfettamente alle raccomandazioni e posso anche ritenere che quello che è avvenuto ieri non sia un episodio isolato e mi riferisco alla possibilità di essere in campo", le parole del professor Michele Cavo all'Ansa. "Per contro - aggiunge il medico -  ci saranno altri momenti, quando seguirà altri cicli di terapie, in cui questo, invece, non sarà possibile".

IL LUMINARE: "SINISA E' FORTE MA SERVE PRUDENZA" 

In precedenza, in un'intervista al Resto del Carlino, sulla presenza di Mihajlovic a Verona si era espresso Sante Tura, padre dell'ematologia italiana: "E' un bel segnale, Sinisa è forte ma serve prudenza. Il fatto che i medici gli abbiano dato il permesso significa che c'è una risposta positiva dell'organismo, vuol dire che con ogni probabilità ha avuto un ripopolamento del midollo - aveva aggiunto l'ex direttore dell'Istituto Seragnoli del Sant'Orsola -. E' chiaro che come qualunque malato dimesso dall'ospedale dovrà avere un po' di riguardo. Si tratta di un grosso convalescente, che verrà seguito anche a casa".

Questo infine l'ulteriore punto della situazione clinica: "E' stato fatto il primo passo verso la guarigione, ma la malattia andrà tenuta sicuramente sotto controllo. Sicuramente un paziente in questa condizione deve sottoporsi almeno a un secondo ciclo di cure, e quindi a un nuovo ricovero, in vista di un trapianto di midollo, E' la soluzione più probabile per i malati di leucemia mieloide. La medicina in questi anni ha fatto passi da gigante in questo campo, nel 2019 è molto facile trovare un donatore adatto, perché è sufficiente che fra i due midolli vi sia una compatibilità del 50%". 

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