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Benvenuti al Luna Park Trieste: c’è la giostra delle triple

La squadra di Christian incanta a Brescia e grazie a 16 bombe a segno ribalta il fattore campo: la semifinale non è un’utopia

20 Mag 2025 - 09:19
 © IPA

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Si può risalire da 15 punti di svantaggio nel primo quarto e mettere in parità una serie che sembrava ormai avviata verso il 2-0 per l'avversario?

A rispondere di sì è Trieste, che al PalaLeonessa ha mostrato un grandissimo orgoglio, oltre a quelle qualità tecniche, tattiche e individuali che l'hanno resta una delle più belle sorprese della stagione.

Un ribaltone possibile, soprattutto, grazie alla differenza nelle triple: Brescia ne ha messe solo 5 su 20, mentre Trieste ha fatto registrare un clamoroso 16/33, andando molto vicina al 50% di realizzazione.

E lo ha fatto distribuendo i tiri a segno da oltre l'arco: dai 3 di Ross, Candussi e Valentine ai 2 di Uhtoff, Ruzzier e Brown, a cui si aggiunge l'unica bomba tentata (e realizzata) da Jeff Brooks.

A fine gara coach Christian ha spiegato il cambio di passo che c'è stato nella serie e nella gara, preparato in queste ore.

"Sono fortunato ad avere una squadra con tanti giocatori versatili. Dico sempre alla squadra che non si tratta di giocare la partita perfetta, ma che dobbiamo vincere una partita imperfetta. Possiamo fare degli aggiustamenti con i giocatori che abbiamo, perché Candussi e Brooks sono alti e forti e possono incidere sul perimetro. Un aggiustamento che avevamo la convinzione di poter fare, è qualcosa che fa parte della nostra identità".

La sua squadra gioca un basket in pieno stile americano, "Run and Gun": rapido e pronto ad armare tanti tiratori.

In gara 2 ne ha mandati 7 in doppia cifra, con Candussi (19) e il solito Uthoff (18) in copertina.

E pensare che il coach ha annunciato da settimane che andrà via: dichiarazione che non ha avuto un impatto negativo sul gruppo, che dimostra di continuare a seguirlo e credere nel suo lavoro.

Adesso gara 3 in campo neutro, poi la quarta sfida della serie a Trieste: se è vero che rispetto a Brescia ha un roster più corto e l'età media più alta, sognare un'altra impresa (la semifinale playoff) non è certo reato.

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