Dal 1 luglio, tante stelle della competizione saranno libere di accordarsi con chiunque: qualcuna deve solo ufficializzare la firma, altre hanno la fila di pretendenti
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La notte del 30 giugno, come da tradizione, è il passaggio formale tra una stagione sportiva all'altra. Lo è per considerare un torneo appartenente a un'annata o all'altra, lo è anche per la situazione contrattuale dei giocatori professionisti di buona parte dello sport mondiale. La pallacanestro europea non fa eccezione, Eurolega compresa: dalla mezzanotte del 1° luglio, tutti gli atleti che hanno concluso il 2024/25 "in scadenza di contratto" sono a tutti gli effetti liberi di trovare una nuova sistemazione, o parametri economici diversi con la squadra precedente. Chi sono i migliori della nuova EuroLeague a 20 squadre, quelli che muoveranno più attenzioni nei prossimi giorni e settimane?
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È l'Eurolega dominata dalle guardie, e inevitabilmente si parte da loro per poi ampliare lo sguardo. EL si muove sempre a ridosso dell'NBA, nutrendosi anche di alcuni scarti delle rotazioni della lega americana: l'esempio lampante, anche se si tratta di un free agent sui generis, è Vasilije Micic. La situazione del serbo è particolare: la sua volontà di tornare in Europa è manifesta, così come la trade che ha trasformato il suo contratto da $8.1 mln da "sicuro taglio a Phoenix" a "giocatore con pochi minuti dalla panchina a Charlotte". Non è da escludere che Vasa forzi un buyout per firmare in Eurolega: Fenerbahce, Olympiacos, Hapoel Tel Aviv farebbero carte false.
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Parlando di guardie realmente free agent, Lonnie Walker IV ha declinato l'opzione da $2.9 mln coi 76ers: la possibilità di trovare contratto in NBA non è scontata, e i mesi trascorsi allo Zalgiris di Trinchieri potrebbero forzare la mano di qualche squadra europea in cerca di visibilità. Al momento, il più conteso di tutti pare il miglior realizzatore dell'ultima regular season di EL: i 20.4 punti di media del Carsen Edwards 2024/25 fanno gola a molti, dal Bayern Monaco che vorrebbe tenerselo stretto a Stella Rossa e Paris, in cerca di un sostituto di TJ Shorts. Se Theo Maledon è promesso sposo del Real Madrid, anche Paris Lee lascerà il reparto esterni dell'ASVEL, e potrà far comodo alla panchina di qualche big che ha bisogno di leadership e difesa.
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Oscillando tra compiti da guardia e da ala, la situazione non è meno intricata. Dzanan Musa ha assicurato che non sarà più un giocatore del Real Madrid (in ballo un triennale con Dubai); Tyson Ward ha visitato il Pireo nei giorni scorsi più per conoscere da vicino le strutture dell'Olympiacos che per godersi il bronzo dell'Italia a Eurobasket femminile; l'escalation della situazione geopolitica di Israele costringe a non dare per fatto ogni accordo ufficioso ma non ancora ratificato, come quello di Elijah Bryant con l'Hapoel Tel Aviv. Occorre quindi guardare al recente passato italiano, per trovare un "vero" free agent che movimenterà il mercato nei primi di luglio: il budget della Virtus Segafredo Bologna non dovrebbe permettere alle Vu Nere di firmare Isaia Cordinier con un contratto che il 28enne francese meriterebbe - i bianconeri si sarebbero già cautelati avvicinandosi a Gabriele Procida, il free agent italiano di gran lunga più ambito -, ma nessuna offerta ufficiale dal Monaco è giunta all'entourage del giocatore. La finestra NBA non è del tutto chiusa...
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Possono fare eccezione ali grandi e centri? Ovviamente no. Nikola Mirotic è da considerarsi fuori dai progetti di Milano, avendo esercitato la clausola di uscita con un anno di anticipo dal contratto: l'incertezza del Monaco attorno al futuro di Mike James - sospeso dalle attività di squadra durante i playoff francesi per violazione del codice di condotta interno al club - e il pubblico apprezzamento del presidente dell'Hapoel Tel Aviv non escludono un improvviso cambio di scenario rispetto al biennale ipotizzato coi monegaschi nelle scorse settimane.
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Escludendo Tornik'e Shengelia (a una firma dal Barcellona) e Devin Booker (vicino a riabbracciare il DS Baiesi a Milano), un paio sono i profili da tenere d'occhio, per squadre da obiettivi e ambizioni diverse. Daniel Theis, aggiunta di lusso del Monaco arrivato a un passo dalla vittoria ad Abu Dhabi, non sarebbe così propenso a prolungare la permanenza nel Principato. Jasiel Rivero ha infine dimostrato di valere minuti e responsabilità in una rotazione da playoff: dopo Valencia e Maccabi Tel Aviv, chi riuscirà a convincere il 31enne cubano?
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