I Cavaliers scommetteranno sul 21enne azzurro, ma il futuro della #58 si chiamerà Virtus Bologna: "Quando ho sentito il mio nome tremavo, ma è stato meraviglioso"
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Il primo pensiero di Saliou Niang, appena selezionato con la 58° scelta dai Cleveland Cavaliers nel Draft NBA 2025, è stato per la famiglia. "Quando ho sentito il mio nome, è stata una sensazione unica. Tremavo. Ma è stato meraviglioso. Penso che a casa siano felici, tanto orgogliosi di me". Poi la chiamata, i sorrisi, la soddisfazione per un 21enne davanti al quale si sono appena spalancate le porte di un sogno.
Il cappellino dei Cavs, almeno per un bel po', sarà l'unico capo d'abbigliamento griffato dalla franchigia dell'Ohio che il 2004 cresciuto a Mandello del Lario indosserà. Non è ancora stato comunicato il roster di Cleveland per la prossima Summer League, ma sarebbe davvero sorprendente trovarvi l'ex Aquila Trento: stando alle dichiarazioni di Mike Gansey, General Manager dei Cavaliers, sarà il contesto europeo delle competizioni FIBA quello in cui i vincitori NBA 2016 valuteranno gli ulteriori margini di Niang.
Se la goccia che ha fatto traboccare il vaso d'amore dei Cavs per Saliou è stato l'EuroCamp di inizio giugno a Treviso ("Grandissimo merito a Primo Brezec e Igor Tadic, i nostri scout internazionali. È stato eletto Miglior Difensore del camp, la sua versatilità difensiva ci ha colpito"), è tutto il percorso dell'ultimo biennio a garantire sul potenziale futuro del ragazzo nato a Dakar.
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"Scaricato" dalla Fortitudo Bologna quando avrebbe dovuto trovare spazio in A2, rivalorizzato dal lavoro di Marco Crespi e Paolo Galbiati a Trento, il passaggio solamente da ufficializzare alla Virtus Segafredo Bologna per esordire nella prossima Eurolega e, perché no, i primi sprazzi con Italbasket a cui dare continuità con una convocazione per EuroBasket 2025: "I passi che ha fatto negli ultimi due anni sono incredibili. Sarà una grande opportunità per lui di giocare ai massimi livelli in Europa, lo seguiremo e lo terremo d'occhio": le intenzioni dei Cavs, sempre per bocca del proprio GM, sono chiare.
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Niang sarà uno dei tanti giovani NBA soggetti all'esperimento draft&stash, selezionati da una franchigia che ne mantiene i diritti senza inserirlo subito a roster, monitorandone lo sviluppo mentre sono squadre non appartenenti alla Lega a garantirne minutaggio e visibilità. Così sta succedendo a Matteo Spagnolo (Minnesota Timberwolves) e Gabriele Procida (Utah Jazz, ma selezionato dai Portland Trail Blazers e subito scambiato ai Detroit Pistons), che dal giugno 2022 a oggi hanno partecipato al massimo a qualche Summer League.
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Niang è il 12° italiano scelto nella storia del Draft NBA (Esposito, Fontecchio, Datome e Melli ci hanno giocato, ma non sono arrivati via Draft): per Cleveland si tratta del secondo azzurro selezionato nella storia, dopo Stefano Rusconi nel 1990. Rusco giocherà negli Stati Uniti solamente 5 stagioni dopo (7 partite coi Phoenix Suns), vincendo nel frattempo tutto ciò che c'era da vincere in Italia con la Benetton Treviso. Non è detto che per Niang non valga lo stesso, magari con la canotta bianconera della Virtus Bologna. Intanto, però, il sogno di Saliou si vive a occhi aperti.
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