SERIE A

Basket, Serie A: Olimpia e Brindisi soffrono ma vincono. Sassari ok, Venezia risorge

Gli uomini di Messina emergono nel finale e sconfiggono Pesaro 97-93, i pugliesi battono di un punto Trento. Vincono all'overtime gli isolani, la Reyer espugna Treviso nel derby veneto

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Vittorie col fiatone per Olimpia Milano e Brindisi nella 14a giornata della Serie A di basket: le Scarpette rosse battono Pesaro 97-93 emergendo solo nel finale, i pugliesi superano 74-73 Trento con la tripla del sorpasso di Harrison a 29” dalla sirena. Sorridono anche Sassari, che batte 85-78 Reggio Emilia all’overtime, la Reyer nel derby veneto (Treviso ko 88-86) e Cremona in quello lombardo (89-85 a Brescia, rimontando dal -18).

AX ARMANI EXCHANGE MILANO-CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO 97-93
Coach Ettore Messina festeggia con una vittoria la sua presenza numero 500 in massima serie, ma il match contro un’indomita Pesaro è tutt’altro che semplice. La squadra di Jasmin Repesa, infatti, approfitta di un’Olimpia spenta nel primo tempo andando all’intervallo lungo sul +10 e resiste fino alla fase finale prima di capitolare, nonostante i 23 punti di un ottimo Carlos Delfino, i 18 di Marko Filipovity e i 15 messi a segno da Tyler Cain e Justin Robinson. A mantenere a galla Milano nei momenti di difficoltà ci pensano soprattutto Zach LaDay, autore di 24 punti e 7 rimbalzi, e Shavon Shields, che mette a referto 22 punti, ma nel parziale di 33-21 degli ultimi dieci minuti effettivi di gioco spiccano anche i canestri di Gigi Datome, che conclude con 18 punti a tabellino e un invidiabile 4/5 dalla distanza, e Sergio Rodriguez, che frustra definitivamente le ambizioni degli ospiti con la tripla del +4 a 36 secondi dal termine. Grazie alla vittoria, la dodicesima in tredici partite di campionato, Milano si guadagna con una giornata d’anticipo la testa di serie numero 1 nella Final Eight di Coppa Italia. Solo rimpianti per Pesaro, al secondo ko consecutivo dopo il -20 subito dalla Virtus Bologna nel turno precedente.

UNAHOTELS REGGIO EMILIA-BANCO DI SARDEGNA SASSARI 78-85 (overtime)
Sofferta vittoria per la Dinamo di Gianmarco Pozzecco, che prosegue la risalita in classifica (ora è terza assieme alla Virtus Bologna) grazie al terzo successo consecutivo in campionato. Ci vuole, infatti, un tempo supplementare agli isolani per sconfiggere una tenace Reggiana, cui non bastano i 19 punti di Filippo Baldi Rossi, i 18 di Brandon Taylor e le giocate nel finale dei regolamentari di Josh Bostic, autore della pazzesca tripla alla sirena del quarto periodo che porta il punteggio sul 73-73. La profondità del roster di Sassari, però, si rivela decisiva nei cinque minuti aggiuntivi, vinti con un parziale di 12-5 e sigillati dal jumper vincente di Stefano Gentile (9 punti per lui) che chiude definitivamente i conti negli ultimi secondi. Indossa la canotta della squadra ospite anche il miglior realizzatore di serata, Miro Bilan, che mette a referto 22 punti e 14 rimbalzi in una partita da incorniciare.

DE’ LONGHI TREVISO-UMANA REYER VENEZIA 86-88
Scoppiettante derby veneto al PalaVerde: a spuntarla, alla fine, è la Reyer, grazie a un ultimo quarto dal parziale di 24-15 che frustra le ambizioni di una De’ Longhi che aveva dominato i periodi centrali, con un parziale complessivo di 49-36. La maiuscola prova di Stefano Tonut, però, regala agli orogranata lo slancio decisivo per la conquista di due punti importantissimi per riavvicinarsi alle posizioni di vertice: il figlio d’arte conclude con 27 punti, 7 assist e 3 rimbalzi ed è, di fatto, il dominatore di serata. Non vanno comunque sottovalutate le prestazioni di Mitchell Watt e Austin Daye, autori rispettivamente di 15 e 11 punti: anche grazie a loro Venezia si mette alle spalle le sconfitte contro Fortitudo Bologna in campionato e Partizan in Eurocup, con cui aveva concluso il 2020. Dall’altra parte non bastano, a Treviso, 18 punti di Christian Mekowulu e 15 di Michal Sokolowski per evitare il settimo ko a fronte di sei vittorie.

HAPPY CASA BRINDISI-DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 74-73
Dopo lo scivolone di Cremona, la squadra allenata da Frank Vitucci si rialza contro un avversario che cede il passo, di misura, soltanto negli ultimissimi secondi, complice la stanchezza e qualche errore di troppo per mancanza di lucidità. A regalare i due punti ai pugliesi, confermandoli come seconda forza del campionato, è un letale D’Angelo Harrison: il prodotto di St John’s University mette a tabellino 18 punti e raccoglie 13 rimbalzi, ma soprattutto firma la tripla del sorpasso definitivo a 29 secondi dal termine. Le speranze di Trento si spengono sul layup sbagliato malamente da Gary Browne a 7 secondi dal termine, un errore che macchia la prova da 18 punti del portoricano, secondo miglior realizzatore dei suoi dietro Jeremy Morgan (19). A due secondi dalla sirena finale Brindisi rischia con due errori dalla lunetta proprio di Harrison ma Kelvin Martin, pur raccogliendo il rimbalzo, non può far altro che sentire il suono della sirena che premia la squadra di casa e costringe l’Aquila Basket a patire il terzo ko di fila tra campionato ed Eurocup.

GERMANI BRESCIA-VANOLI CREMONA 85-89
La Vanoli di coach Paolo Galbiati, reduce dal successo contro Brindisi, compie un’altra impresa non tanto per il valore dell’avversario, che veniva dal tonfo di Sassari e non aveva tra i propri ranghi Christian Burns (che resterà fuori per un mese e mezzo per l’infortunio alla mano), quanto per l’incredibile rimonta negli ultimi 14 minuti e spiccioli di tempo effettivo, con un clamoroso parziale di 40-18 a determinare in maniera incontrovertibile il punteggio finale del derby lombardo. Il canestro che completa la rimonta e spezza ogni ambizione dei bresciani arriva poi a 1’55” dalla sirena finale: a firmarlo è David Cournooh, che degli ospiti è anche il secondo miglior realizzatore di serata con 19 punti, uno meno di un Daulton Hommes tornato sui suoi livelli dopo un paio di partite sotto media. Notevole anche la prova di T.J. Williams, che con 17 punti è tra gli elementi decisivi del successo nel derby lombardo che consente a Cremona di sperare ancora nella Final Eight di Coppa Italia. Dall’altra parte, la squadra di Maurizio Buscaglia deve interrogarsi su come sia stato possibile perdere nonostante l’ampio vantaggio per tre quarti e mezzo e le prestazioni di altissimo livello di Dusan Ristic (23 punti, ben 17 rimbalzi) e Kenny Chery (15 punti).

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