Milan, Montella si gioca tutto

Il tecnico resta in bilico ed è chiamato al riscatto domenica a Reggio Emilia. Le sfide ai neroverdi hanno già rappresentato il capolinea per Allegri e Seedorf

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Il pareggio in Europa League non ha rinforzato la scricchiolante panchina di Montella. Il tecnico del Milan è chiamato a un riscatto non più rimandabile domenica contro il Sassuolo. Quella di Reggio Emilia sarà una gara decisiva ma che, facendo i dovuti scongiuri, non evoca dolci ricordi. Contro i neroverdi Allegri si è seduto per l'ultima volta sulla panchina rossonera nel gennaio 2014. Stessa sorte per Seedorf nel maggio dello stesso anno.

Contro l'Aek si è vista una partita deludente sotto tanti punti di vista. Come hanno sottolineato Montolivo e Bonucci, il vecchio e il nuovo capitano oltre che due dei pochissimi a salvarsi con una prestazione convincente, alla squadra sembra mancare personalità. Ad Atene, è vero, è arrivato un pareggio che consente ai rossoneri di mantenere il primo posto nel girone ma l'atteggiamento degli uomini di Montella ha lasciato qualche perplessità. E in campionato, dove le sconfitte sono già 5, i passi falsi non sono più consentiti. 

Domenica a Reggio Emilia contro il Sassuolo, Montella si gioca tutto. Il tecnico ha lasciato intravedere segnali di nervosismo (dalla lite con il tifoso al quale ha detto "se ti annoi non venirci più a vedere") alla frecciata davanti alle telecamere: "Da tempo assisto da vivo al mio funerale". Gli alibi sono finiti. E forse anche il tempo. Contro i neroverdi la società pretende risposte dal punto di vista del risultato e dell'atteggiamento. Non dovessero arrivare, il futuro di Vincenzo sembrerebbe davvero nero e non si possono escludere colpi di scena immediati. E addirittura potrebbe non bastare nemmeno un pareggtio per salvare la panca. A Montella serve una vittoria, servono tre punti e serve mostrare carattere e orgoglio, quello che ad Atene non si è visto.

Il Sassuolo, però, non è la squadra migliore contro cui un allenatore del Milan possa giocarsi il posto. Il 12 gennaio 2014, infatti, la sconfitta contro gli emiliani, trascinati da un super Berardi, costò la panchina all'attuale tecnico della Juventus Max Allegri, sostituito, dopo quel brutto ko, da Clarence Seedorf, traghettatore fino al termine della stagione. E, ironia della sorte, a maggio l'ultima di campionato a San Siro fu proprio contro il club di Squinzi: l'olandese vinse 2-1 ma l'ottavo posto finale con cui il Milan chiuse la stagione non gli consentì di rimanere sulla panchina rossonera. Montella, più che assistere al suo funerale, farebbe bene a fare gli scongiuri...

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